LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VIII – 10 luglio 2011)

VEGLIE – Il sindaco Sandro Aprile respinge le accuse dell’opposizione che aveva giudicato esoso il prezzo della transazione

Zona artigianale? “Un affare per tutti” (Veglie)

Il primo cittadino: “Nessun errore, la realizzazione dell’area Pip era a rischio a causa del contenzioso”
VEGLIE – “La realizzazione della nuova zona artigianale era a rischio a causa del contenzioso contro il Comune. Grazie alla conclusione positiva della transazione con la proprietaria dei terreni in zona Troali, oggi tante aziende vegliesi potranno investire sul loro territorio, senza essere più obbligate ad espatriare verso i paesi vicini”. Il sindaco Sandro Aprile respinge l’accusa dell’opposizione di aver sbloccato l’iter per la realizzazione dell’area Pip con una “transazione errata” e dannosa per gli artigiani a causa del prezzo di esproprio (12 euro a metro quadro) troppo alto rispetto a quello stabilito dall’Ute (10,50 euro). Aprile, invece, sostiene di aver conseguito un risultato importantissimo a favore dei trentadue artigiani che, dopo aver versato un acconto sull’acquisto delle aree, da tempo erano in attesa di avviare la costruzione dei propri opifici.
“Nel corso della trattativa – spiega Aprile - la proprietaria ha chiesto dapprima 15, poi 12 euro al metro quadro, oltre alle indennità di occupazione d’urgenza. L’Amministrazione ha, invece, chiuso offrendo 12 euro, comprensivo di tutte le indennità. La congruità di tale prezzo è stata confermata dai pareri tecnici del segretario generale, del tecnico comunale e dell’avvocato Ernesto Sticchi Damiani”.
Secondo i dati forniti dal sindaco, inoltre, la chiusura bonaria del contenzioso avrebbe fruttato al Comune anche un risparmio. In pratica, se i terreni (53.977 mq) fossero stati pagati a 10,50 euro, il prezzo complessivo sarebbe stato di 566.758,50 euro più 86.588,10 euro per 22 mesi di indennità di occupazione (totale euro 653.346,60). Invece, pagando l’esproprio a 12 euro onnicomprensivo, il costo dei terreni sarà in tutto di 647.724 euro.
“La realizzazione dell’area Pip – aggiunge il sindaco - era a rischio a causa del contenzioso che la proprietaria aveva promosso nel 2009 al fine di annullare l’intera progettazione, mettendo in pericolo l’utilizzo del finanziamento di 1.294.800 euro concesso dalla Regione per la realizzazione delle opere di urbanizzazione. L’Amministrazione ha compreso che l’azione legale avrebbe comportato tempi lunghi ed esiti incerti. Per questo motivo è stato necessario intraprendere una lunga trattativa, affinché la proprietaria rinunciasse al contenzioso, in cambio del riconoscimento di una migliore indennità di esproprio che potesse risultare congrua anche per il Comune. La trattativa per l’accordo bonario – conclude - è un esempio di buona prassi politica e il successo ottenuto incoraggia l’Amministrazione a perseguire la strada della concertazione, ogni qualvolta ciò fosse possibile e utile per il bene comune”.
 
Rosario Faggiano