LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/IV– 18 maggio 2013)
AGRICOLTURA – FRONTE COMUNE DEI PRODUTTORI – IL RISCHIO: nei territori del “doc” c'è chi vorrebbe installare circa 600 torri del vento corrispondenti a 27 nuovi impianti
Viticoltori in guerra contro l'eolico
LE BARRICATE – In centinaia alla tavola rotonda promossa dal Consorzio di Tutela del Salice Salentino
Angelo Maci: “Non consentiremo più a nessuno di violentare la nostra terra
Viticoltori sul piede di guerra contro l’eolico selvaggio nell’area di produzione dei vini doc “Salice Salentino”, “Brindisi”, “Squinzano” e “Primitivo di Manduria”. L’altra sera, a Cellino San Marco, nella sala “Selvarossa”, in occasione della tavola rotonda promossa dal Consorzio di Tutela del Salice Salentino doc, si sono dati appuntamento centinaia di produttori provenienti da diversi Comuni del circondario per manifestare disappunto sul grave rischio che corre il territorio.
Nella zona del Salice Salentino (Guagnano, Cellino San Marco, Salice, Veglie, San Pancrazio, Campi e San Donaci), risulterebbero già avviati procedimenti istruttori a seguito di richieste per l’installazione di circa 600 torri del vento, corrispondenti a ben 27 nuovi parchi eolici per una potenza totale di oltre 1400 megawat.
“Sono secoli – ha detto Angelo Maci, presidente di Due Palme e del Consorzio Salice Salentino doc - che il Salento paga un prezzo altissimo alle politiche industriali che non hanno mai avuto rispetto per il territorio: penso alla centrale a carbone di Brindisi e alle sue industrie chimiche, penso al fenomeno della vetrificazione dei campi a seguito dell’installazione di parchi fotovoltaici che hanno cambiato l’aspetto delle nostre campagne. Noi non siamo contrari alle nuove tecnologie, ma vogliamo che vengano rispettate le produzioni tipiche del nostro e degli altri territori. E’ arrivato il momento, nel totale clima di assordante silenzio, per noi produttori, noi coltivatori, noi contadini che amiamo davvero questa terra, di prendere una posizione forte e decisa. Non consentiremo a nessuno di abusare della nostra terra, di violentare le nostre colture, di cancellare la nostra tradizione, di smantellare i nostri alberelli”.
Alla tavola rotonda, che a tratti è stata molto “vivace” per le interruzioni di alcuni esponenti – presenti fra il pubblico - di “Italia nostra” e del “Comitato respiriamo liberi”, hanno partecipato l’assessore regionale Fabrizio Nardoni, il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, l’imprenditore Gianni Zonin, il giornalista Antonello Caporale, il rappresentante di “Nessuno tocchi Caino” Elisabetta Zamparutti, i senatori Dario Stefano e Pietro Iurlaro, il docente universitario Erasmo Venosi, l’avvocato Mario Monopoli, il funzionario provinciale Mino D’Angelo, il presidente del Consorzio “Primitivo di Manduria” Antonio Resta, il sindaco di Cellino Francesco Cascione e il rappresentante del Wwf Francesco Di Lauro.
Nella zona del Salice Salentino (Guagnano, Cellino San Marco, Salice, Veglie, San Pancrazio, Campi e San Donaci), risulterebbero già avviati procedimenti istruttori a seguito di richieste per l’installazione di circa 600 torri del vento, corrispondenti a ben 27 nuovi parchi eolici per una potenza totale di oltre 1400 megawat.
“Sono secoli – ha detto Angelo Maci, presidente di Due Palme e del Consorzio Salice Salentino doc - che il Salento paga un prezzo altissimo alle politiche industriali che non hanno mai avuto rispetto per il territorio: penso alla centrale a carbone di Brindisi e alle sue industrie chimiche, penso al fenomeno della vetrificazione dei campi a seguito dell’installazione di parchi fotovoltaici che hanno cambiato l’aspetto delle nostre campagne. Noi non siamo contrari alle nuove tecnologie, ma vogliamo che vengano rispettate le produzioni tipiche del nostro e degli altri territori. E’ arrivato il momento, nel totale clima di assordante silenzio, per noi produttori, noi coltivatori, noi contadini che amiamo davvero questa terra, di prendere una posizione forte e decisa. Non consentiremo a nessuno di abusare della nostra terra, di violentare le nostre colture, di cancellare la nostra tradizione, di smantellare i nostri alberelli”.
Alla tavola rotonda, che a tratti è stata molto “vivace” per le interruzioni di alcuni esponenti – presenti fra il pubblico - di “Italia nostra” e del “Comitato respiriamo liberi”, hanno partecipato l’assessore regionale Fabrizio Nardoni, il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, l’imprenditore Gianni Zonin, il giornalista Antonello Caporale, il rappresentante di “Nessuno tocchi Caino” Elisabetta Zamparutti, i senatori Dario Stefano e Pietro Iurlaro, il docente universitario Erasmo Venosi, l’avvocato Mario Monopoli, il funzionario provinciale Mino D’Angelo, il presidente del Consorzio “Primitivo di Manduria” Antonio Resta, il sindaco di Cellino Francesco Cascione e il rappresentante del Wwf Francesco Di Lauro.
Rosario Faggiano