LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XVI – 11 maggio 2011)
Visioni d’Italia sui binari della stazione
Tappa leccese del convoglio con la mostra per i 150 anni dell’Unità
CINQUECENTO CLIC – Nove vagoni per un lungo racconto ricco di personaggi
Nove vagoni di ricordi e documentazione per celebrare i 150 anni di Unità d’Italia. Inizia oggi, alle 9, il viaggio pugliese della mostra multimediale itinerante “Visioni d’Italia”. Nei 450 metri di esposizione lineare ricavati nel treno merci in sosta presso il primo binario della stazione ferroviaria di Lecce, i visitatori potranno fruire di un eccezionale percorso storico-evocativo, “animato” da cinquecento fotografie e da cinquanta postazioni multimediali, per riscoprire momenti, personaggi e brani musicali del passato. Il convoglio, che sosterà in città fino al 15 maggio (ingresso gratuito; orario apertura dalle 9 alle 18), è “una galleria di fotogrammi rivelatori, un lungo racconto per guardarsi allo specchio senza trucchi o infingimenti; alla riscoperta non solo di valori e radici comuni, ma anche di contrapposizioni: tra patrioti e reazionari, Nord e Sud, borghesia e classe operaia, cattolici e laici, monarchia e repubblica,
rossi e neri”.
La mostra si apre con un video di Michele Placido che legge il giuramento della Giovine Italia. Comprende un periodo che va dal 1948 ai giorni nostri. L’esposizione, peraltro, riguarda “tre percorsi tematici intrecciati tra loro: la narrazione cronologica degli avvenimenti storici; le trasformazioni sociali e culturali dell’Italia; il contributo della Puglia alla crescita del Paese”.
Particolare risalto viene dato ai grandi protagonisti pugliesi della politica (Giuseppe Di Vagno, Giuseppe Di Vittorio, Aldo Moro, Giuseppe Pavoncelli, Giuseppe Pisanelli), dell’arte (Domenico Modugno, Tito Schipa, Umberto Giordano), della fede (don Tonino Bello). S’incontrano poi storici, economisti, intellettuali e poeti come Gaetano Salvemini, Antonio De Viti De Marco, Tommaso Fiore, Carmelo Bene, Vittorio Bodini e Vito Laterza.
Non mancano gli spazi riservati allo sviluppo della regione, alla costruzione delle grandi opere, agli emigranti pugliesi e agli immigrati extracomunitari nella nostra regione.
L’iniziativa, che rientra nel progetto storico-didattico “Visioni d’Italia” promosso dall’Assessorato regionale al Diritto allo Studio con la partecipazione del Servizio pugliesi nel mondo dell’Assessorato regionale al Welfare, è stata curata dal laboratorio di comunicazione Farm in collaborazione con Teche Rai, Cinecittà Luce, diversi musei, archivi storici, istituti e fondazioni. Hanno aderito l’Ufficio scolastico regionale, il Consiglio regionale e l’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo.
“Questo nostro progetto - dice il presidente della Regione Nichi Vendola - costituisce un’attività di approfondimento rivolta in particolare ai più giovani, con l’obiettivo di una crescita della consapevolezza
storica”.
“Abbiamo pensato ad un treno che percorresse le terre di Puglia – aggiunge l’assessore al Diritto allo Studio, Alba Sasso – come ad un messaggero di memoria. Un treno dell’Unità che è anche un filo che unisce, che lega e consolida un’identità nazionale della quale i pugliesi sono orgogliosi”.
La mostra, oltre a quella di Lecce, prevede fino al 7 giugno altre tappe a Brindisi, Taranto, Bari, Foggia e Torino.
rossi e neri”.
La mostra si apre con un video di Michele Placido che legge il giuramento della Giovine Italia. Comprende un periodo che va dal 1948 ai giorni nostri. L’esposizione, peraltro, riguarda “tre percorsi tematici intrecciati tra loro: la narrazione cronologica degli avvenimenti storici; le trasformazioni sociali e culturali dell’Italia; il contributo della Puglia alla crescita del Paese”.
Particolare risalto viene dato ai grandi protagonisti pugliesi della politica (Giuseppe Di Vagno, Giuseppe Di Vittorio, Aldo Moro, Giuseppe Pavoncelli, Giuseppe Pisanelli), dell’arte (Domenico Modugno, Tito Schipa, Umberto Giordano), della fede (don Tonino Bello). S’incontrano poi storici, economisti, intellettuali e poeti come Gaetano Salvemini, Antonio De Viti De Marco, Tommaso Fiore, Carmelo Bene, Vittorio Bodini e Vito Laterza.
Non mancano gli spazi riservati allo sviluppo della regione, alla costruzione delle grandi opere, agli emigranti pugliesi e agli immigrati extracomunitari nella nostra regione.
L’iniziativa, che rientra nel progetto storico-didattico “Visioni d’Italia” promosso dall’Assessorato regionale al Diritto allo Studio con la partecipazione del Servizio pugliesi nel mondo dell’Assessorato regionale al Welfare, è stata curata dal laboratorio di comunicazione Farm in collaborazione con Teche Rai, Cinecittà Luce, diversi musei, archivi storici, istituti e fondazioni. Hanno aderito l’Ufficio scolastico regionale, il Consiglio regionale e l’Istituto pugliese per la storia dell’antifascismo.
“Questo nostro progetto - dice il presidente della Regione Nichi Vendola - costituisce un’attività di approfondimento rivolta in particolare ai più giovani, con l’obiettivo di una crescita della consapevolezza
storica”.
“Abbiamo pensato ad un treno che percorresse le terre di Puglia – aggiunge l’assessore al Diritto allo Studio, Alba Sasso – come ad un messaggero di memoria. Un treno dell’Unità che è anche un filo che unisce, che lega e consolida un’identità nazionale della quale i pugliesi sono orgogliosi”.
La mostra, oltre a quella di Lecce, prevede fino al 7 giugno altre tappe a Brindisi, Taranto, Bari, Foggia e Torino.
Rosario Faggiano