IL CORRIERE VINICOLO (versione on line – 15 aprile 2015)

Tre macro-progetti per promuovere le eccellenze agroalimentari, il turismo enogastronomico e gli itinerari storico-culturali. A Milano e nell’incoming turistico. I vini protagonisti.

Verso Expo - Il meglio della Puglia in vetrina

Verso Expo - Il meglio della Puglia in vetrina



BARI – I rosati di Puglia in vetrina all’Expo 2015. La Giunta regionale guidata da Nichi Vendola punta su tre distinti progetti per promuovere le eccellenze agroalimentari, il turismo enogastronomico e gli itinerari storico-culturali del territorio.

“Apulia felix in masseria, il tratturo del rosato e dell’olio”, “Terra Matrice di territori, cibo e benessere”, “Puglia Rurale e Sacra Bellezza”, sono i titoli dei tre ideali e articolati “percorsi” che saranno offerti a Milano, in occasione dell’esposizione universale sul tema dell’alimentazione, oppure messi in campo in Puglia per l’incoming turistico.

Il primo, “Apulia felix”, propone itinerari tra cantine, frantoi e antiche dimore rurali, nonché la presentazione della quarta edizione del Concorso Enologico Nazionale dei Vini Rosati.

Il secondo, “Terra Matrice…”, consiste in un appuntamento di studio internazionale in Valle d’Itria riguardante la “salubrità dei prodotti e l’uso sostenibile e innovativo della risorsa primaria”.

Il terzo, “Puglia Rurale e Sacra Bellezza”, sarà realizzato in collaborazione con Gal (Gruppi di azione locale) e Gac (Gruppi di azione costiera) con l’obiettivo di valorizzare le principali vie dell’eno-gastronomia pugliese “ripercorrendo i luoghi della cultura e della fede, gli ipogei, le riserve naturali e gli antichi borghi marinari”.

In tutti gli appuntamenti, previsti a Milano e in Puglia, protagonisti assoluti saranno i vini, soprattutto i tre principali vitigni autoctoni, ovvero il Primitivo, il Negroamaro e il Nero di Troia.

La Puglia sarà presente nel padiglione Italia nella terza settimana di agosto. Momenti dedicati alla promozione dei vini pugliesi, inoltre, saranno organizzati fra giugno e luglio nel centro di Milano.

Per Fabrizio Nardoni, assessore regionale alle Risorse agroalimentari, la location cittadina, individuata per puntare i riflettori sulle etichette pugliesi, è “prestigiosa dal punto di vista della centralità urbanistica, proprio nel cuore del capoluogo meneghino, tra la Galleria e Piazza Duomo. In quel contesto contiamo di trasferire il meglio della Puglia e con esso proporre la migliore conoscenza dei nostri vini, considerato che l’appuntamento dell’Expo, erroneamente assimilato ad una fiera di settore, è invece una vetrina internazionale che propone non solo cultura del cibo, ma modelli di sviluppo e innovazione del comparto agro-alimentare. Per questa ragione, insieme ai vini presenteremo le politiche di settore che hanno consentito alle produzioni vitivinicole pugliesi di conquistare in questi anni stima, riconoscibilità e importanti fette di mercato. Expo 2015 è una straordinaria opportunità, per i nostri agricoltori e per le nostre produzioni, che ci premetterà di raccontare il proficuo cammino della Puglia nel settore della sicurezza e della qualità agroalimentare, in quello della tutela della biodiversità, del paesaggio e dell’accoglienza turistica.

“Abbiamo sviluppato processi virtuosi su questi temi – continua - e non a caso la Puglia riesce ad essere modello di buone prassi anche nei quattordici tavoli istituzionali a tema Expo, promossi dalla Conferenza Stato-Regioni. Puntiamo ad un settore agroalimentare che tuteli e preservi identità e tipicità, ma che sia in grado anche di innovare e investire, in maniera convinta, nella svolta eco-sostenibile”.

L’agroalimentare pugliese evidenzia soprattutto due eccellenze particolarmente apprezzate dai mercati nazionali e internazionali: i vini rosati di alta gamma e l’olio di oliva di qualità. L’Italia è attualmente il maggior esportatore mondiale di vino rosato (40% del totale delle esportazioni) e la Puglia è la regione che maggiormente contribuisce a questo risultato (40%) grazie 28 Dop, 4 Docg e 6 Igt. In tutto il territorio pugliese, inoltre, si stima la presenza di oltre 60 milioni di ulivi, molti dei quali plurisecolari e monumentali, per 6 Dop di olio.

I temi proposti dalla Puglia in occasione dell’Expo saranno, peraltro, il paesaggio, i centri storici, la qualità e la sicurezza alimentare e nutrizionale. Il paesaggio perché “ponte tra la conservazione e l’innovazione che consente ai pugliesi di ripensare il territorio, di ancorare l’innovazione alla propria identità, alla propria cultura, ai propri valori simbolici, sviluppando la coscienza di luogo che rende unico quello che qui si produce”. I centri storici perché “luoghi in cui tutto ciò si integra e dove le attività tradizionali e l’artigianato innervano lo scenario materiale e ne traggono le potenzialità”. La qualità e la sicurezza perché “parte integrante della tipicità che sa di buono e sano”.

“In difesa del modello alimentare legato alla dieta mediterranea e dell’imponente varietà di produzioni agro-alimentari frutto dell’eterogenità dei contesti territoriali – aggiunge Nardoni – la Regione Puglia propone i suoi numerosi programmi e iniziative di sviluppo agricolo e rurale, in particolare il marchio di qualità dei prodotti a denominazione d’origine Puglia che mira a sviluppare un’agricoltura sostenibile in equilibrio con l’ambiente, che rispetta e valorizza le tradizioni alimentari ed eno-gastronomiche della regione e che è in grado di assicurare la sicurezza alimentare e nutrizionale dei consumatori. E’ la Puglia delle eccellenze alimentari, quasi unica nel suo genere che nasce e cresce in un quadro territoriale e paesaggistico di assoluto pregio, quella che presenteremo all’Expo nella terza settimana di agosto all’interno del padiglione Italia, nello spazio istituzionale della Mostra delle Regioni e nella esposizione fuori fiera che sarà un assaggio di Puglia nel pieno centro di Milano”.
Rosario Faggiano