LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – Speciale economia (p. 20 – 27 settembre 2015)
VENDEMMIA/IL PROMO BILANCIO 2015 – La stagione si concluderà con almeno il 20 per cento in più di prodotto rispetto alla difficile annata del 2014
Uve bianche, annata eccezionale
Le bombe d’acqua e la grandine hanno però ridimensionato in parte le attese, soprattutto per il Primitivo
Angelo Maci: “nelle degustazioni dei mosti si avverte la presenza di aromi floreali"
Annata buona con qualità e quantità superiori rispetto all’anno scorso. Questo il primo bilancio della vendemmia salentina 2015 quando mancano pochi giorni alla conclusione della raccolta.
Secondo le ultime stime, la stagione si concluderà con almeno il 20 per cento in più di prodotto rispetto alla difficile annata del 2014, allorché si registrarono cali quantitativi record.
Tutto sommato, la stagione che sta per concludersi viene considerata molto positiva anche se, bisogna aggiungere, un po’ al di sotto delle speranze iniziali quando le favorevoli condizioni climatiche sembravano annunciale un’annata storica.
Le bombe d’acqua e la grandine a macchia di leopardo dei dieci giorni centrali di agosto hanno ridimensionato in parte le attese, soprattutto per il Primitivo. Quest’ultimo, colpito dalle piogge in piena fase di maturazione, in alcuni casi ha subito l’ingrossamento e l’esplosione degli acini con fenomeni di marcescenza.
A parte questa non irrilevante parentesi, da fine agosto l’andamento climatico è ritornato ideale per la normale maturazione delle altre uve, prima fra tutte quelle di Negroamaro.
“Per le uve bianche – dice Angelo Maci, presidente della cooperativa “Due Palme” – possiamo parlare di un’annata eccezionale. Abbiamo riscontrato nelle degustazioni dei mosti appena fermentati una straordinaria presenza di aromi floreali e di frutta matura, data anche dal perfetto equilibrio tra acidità e ph”.
“La vendemmia 2015 – evidenzia Ennio Cagnazzo, enologo della cooperativa “Vecchia Torre” – è stata decisamente migliore rispetto allo scorso anno, ma le premesse per un’annata eccellente non sono state confermate a causa delle piogge e delle alte temperature accompagnate da tassi di umidità elevatissimi”.
Secondo Marco Mascellani, enologo della Leone de Castris, “L’annata ha dato risultati abbastanza buoni sia in termini qualitativi che quantitativi. Le piogge di agosto hanno causato qualche problematica gestione, ma al contempo ha permesso di avere uve rosse di Negroamaro più equilibrate e con tannini meno ruvidi”.
Nicola Leo, enologo della cantina “Paolo Leo”, da parte sua sottolinea il buon bilancio della vendemmia, anche se poi aggiunge che “solo per il Primitivo abbiamo avuto delle difficoltà sul fine maturazione”; e conclude: “comunque, nella prima settimana di settembre, l’uva è migliorata tantissimo permettendoci di portare in cantina dei prodotti eccellenti”.
Rosario Faggiano