IL CORRIERE VINICOLO - (versione on line - 31 ottobre 2016)
LECCE – Il progetto dovrà essere vagliato dagli ornanismi preposti e dal Miur
Unisalento, proposto corso di laurea in "Viticoltura ed enologia"
Sarebbe l’unico in Puglia e potrebbe partire dal prossimo anno con il contributo dell’Università di Bari e dell’Università di Foggia
LECCE - In vista l’istituzione del corso di laurea triennale in “Viticoltura ed enologia” (classe L-25) presso l’Ateneo salentino. Il progetto è stato presentato lunedì scorso, in una sala convegni del complesso Ecotekne dell’Università del Salento, durante un incontro aperto a produttori, imprese agroalimentari, Istituzioni, Ordini professionali, Associazioni di categoria e altri “portatori di interesse” del territorio.
Il nuovo corso di laurea, che sarebbe l’unico in Puglia, partirebbe dal prossimo anno accademico con il contributo dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” e dell’Università di Foggia.
Il progetto, al momento presentato solo come “proposta” da sottoporre al nulla-osta degli organismi preposti e all’attenzione del Miur per l’approvazione finale, intende puntare all’alta formazione per una moderna figura di Enologo, competente in discipline riguardanti la difesa delle produzioni agrarie, la gestione delle imprese del settore, la viticoltura, l’enologia e il diritto. L’obiettivo è anche quello di dare un contributo scientifico alla tutela, valorizzazione e miglioramento della qualità delle produzioni vitivinicole.
All’incontro hanno partecipato Vincenzo Zara, rettore di Unisalento, Agostino Sevi, Direttore del Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia, Giacomo Scarascia Mugnozza, Direttore del Dipartimento di Scienze Agro-ambientali e territoriali dell’Università di Bari, Teodoro Miano, direttore del Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell’Università di Bari, e Luigi De Bellis, Direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche e ambientali dell’Università del Salento.
Nella sala gremitissima, presenti, fra gli altri, il senatore Dario Stefàno, il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il presidente provinciale dell’Ordine dei dottori agronomi Rosario Centonze, il presidente di Assoenologi (Puglia, Calabria e Basilicata) Massimiliano Apollonio, Ottavio Cagiano de Azevedo, Direttore Federvini, e diversi amministratori comunali salentini. Tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza, per il territorio non solo regionale, dell’istituzione del nuovo corso di laurea.
Zara, peraltro, ha chiesto alle istituzioni, ai politici, agli imprenditori, alle associazioni di categoria e ai rappresentati del mondo enologico, concreta collaborazione e sostegno per realizzare l’iniziativa che richiede “grosso impegno”. Tutti i cosiddetti “portatori di interessi” presenti, hanno manifestato consenso e massimo apprezzamento per il progetto, compreso i produttori vitivinicoli.
“Il Salento – ha affermato Angelo Maci, enologo e presidente della cooperativa Cantine Due Palme di Cellino San Marco - ha una tradizione vitivinicola ed enologica di grandissimo valore. L’idea di attivare un corso di laurea in Viticoltura ed enologia costituisce l’anello di congiunzione tra un sistema imprenditoriale e quello della ricerca e della sapienza che devono funzionare insieme. È paradossale che qui nella Puglia, a vocazione vinicola, non ci sia una scuola di alto livello nel campo dell’enologia. Sono i numeri a chiedere a gran voce questo nuovo tassello formativo. Tante aziende vitivinicole a conduzione familiare, tante realtà cooperative, cantine storiche e aziende riconosciute in tutto il mondo. Un motore economico di tutto rispetto. Un bisogno formativo e di specializzazione che in tanti sentono. I miei due nipoti sono andati a studiare enologia a Milano e all’università della Tuscia. Avere un’Università qualificata nel nostro territorio sarebbe un sostegno per le famiglie e per le imprese e non consentirebbe più la dispersione dei cervelli”.
A conclusione dell’incontro De Bellis, Direttore DiSTeBA di Unisalento, ha commentato: “Nonostante il cammino per l’approvazione del corso di laurea da parte del Miur sia lungo, sono molto soddisfatto della risposta del territorio e delle indicazioni favorevoli avute. I rappresentanti di aziende vitivinicole di Lecce, Brindisi e Taranto hanno offerto collaborazione, anche in qualche caso finanziaria, e disponibilità ad accogliere studenti in tirocinio. La Banca Popolare Pugliese, titolare della tesoreria dell’Università del Salento, ha comunicato l’intenzione di destinare un contributo specifico, da quantificare a breve, a favore del progetto. Un elemento caratterizzante dell’iniziativa è il fatto che la bozza preliminare del corso di laurea triennale è stata elaborata congiuntamente dalle Università di Foggia, Bari e Lecce, ma con la previsione di una laurea interateneo tra Università di Bari e Unisalento e sede a Lecce. I docenti saranno il meglio di tutte e tre le Università. L’iniziativa è consona alle tradizioni e produzioni vitivinicole del territorio e dell’intera Puglia e sicuramente intercetterà il favore di molti studenti ed i bisogni formativi dei produttori, non solo della Puglia ma anche delle regioni limitrofe, Basilicata e Calabria”.
Il nuovo corso di laurea, che sarebbe l’unico in Puglia, partirebbe dal prossimo anno accademico con il contributo dell’Università degli studi di Bari “Aldo Moro” e dell’Università di Foggia.
Il progetto, al momento presentato solo come “proposta” da sottoporre al nulla-osta degli organismi preposti e all’attenzione del Miur per l’approvazione finale, intende puntare all’alta formazione per una moderna figura di Enologo, competente in discipline riguardanti la difesa delle produzioni agrarie, la gestione delle imprese del settore, la viticoltura, l’enologia e il diritto. L’obiettivo è anche quello di dare un contributo scientifico alla tutela, valorizzazione e miglioramento della qualità delle produzioni vitivinicole.
All’incontro hanno partecipato Vincenzo Zara, rettore di Unisalento, Agostino Sevi, Direttore del Dipartimento di Scienze agrarie, degli alimenti e dell’ambiente dell’Università di Foggia, Giacomo Scarascia Mugnozza, Direttore del Dipartimento di Scienze Agro-ambientali e territoriali dell’Università di Bari, Teodoro Miano, direttore del Dipartimento di Scienze del suolo, della pianta e degli alimenti dell’Università di Bari, e Luigi De Bellis, Direttore del Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche e ambientali dell’Università del Salento.
Nella sala gremitissima, presenti, fra gli altri, il senatore Dario Stefàno, il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone, il presidente provinciale dell’Ordine dei dottori agronomi Rosario Centonze, il presidente di Assoenologi (Puglia, Calabria e Basilicata) Massimiliano Apollonio, Ottavio Cagiano de Azevedo, Direttore Federvini, e diversi amministratori comunali salentini. Tutti gli interventi hanno sottolineato l’importanza, per il territorio non solo regionale, dell’istituzione del nuovo corso di laurea.
Zara, peraltro, ha chiesto alle istituzioni, ai politici, agli imprenditori, alle associazioni di categoria e ai rappresentati del mondo enologico, concreta collaborazione e sostegno per realizzare l’iniziativa che richiede “grosso impegno”. Tutti i cosiddetti “portatori di interessi” presenti, hanno manifestato consenso e massimo apprezzamento per il progetto, compreso i produttori vitivinicoli.
“Il Salento – ha affermato Angelo Maci, enologo e presidente della cooperativa Cantine Due Palme di Cellino San Marco - ha una tradizione vitivinicola ed enologica di grandissimo valore. L’idea di attivare un corso di laurea in Viticoltura ed enologia costituisce l’anello di congiunzione tra un sistema imprenditoriale e quello della ricerca e della sapienza che devono funzionare insieme. È paradossale che qui nella Puglia, a vocazione vinicola, non ci sia una scuola di alto livello nel campo dell’enologia. Sono i numeri a chiedere a gran voce questo nuovo tassello formativo. Tante aziende vitivinicole a conduzione familiare, tante realtà cooperative, cantine storiche e aziende riconosciute in tutto il mondo. Un motore economico di tutto rispetto. Un bisogno formativo e di specializzazione che in tanti sentono. I miei due nipoti sono andati a studiare enologia a Milano e all’università della Tuscia. Avere un’Università qualificata nel nostro territorio sarebbe un sostegno per le famiglie e per le imprese e non consentirebbe più la dispersione dei cervelli”.
A conclusione dell’incontro De Bellis, Direttore DiSTeBA di Unisalento, ha commentato: “Nonostante il cammino per l’approvazione del corso di laurea da parte del Miur sia lungo, sono molto soddisfatto della risposta del territorio e delle indicazioni favorevoli avute. I rappresentanti di aziende vitivinicole di Lecce, Brindisi e Taranto hanno offerto collaborazione, anche in qualche caso finanziaria, e disponibilità ad accogliere studenti in tirocinio. La Banca Popolare Pugliese, titolare della tesoreria dell’Università del Salento, ha comunicato l’intenzione di destinare un contributo specifico, da quantificare a breve, a favore del progetto. Un elemento caratterizzante dell’iniziativa è il fatto che la bozza preliminare del corso di laurea triennale è stata elaborata congiuntamente dalle Università di Foggia, Bari e Lecce, ma con la previsione di una laurea interateneo tra Università di Bari e Unisalento e sede a Lecce. I docenti saranno il meglio di tutte e tre le Università. L’iniziativa è consona alle tradizioni e produzioni vitivinicole del territorio e dell’intera Puglia e sicuramente intercetterà il favore di molti studenti ed i bisogni formativi dei produttori, non solo della Puglia ma anche delle regioni limitrofe, Basilicata e Calabria”.
Rosario Faggiano