LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/IX del 22 ottobre 2009)
SALICE SALENTINO – Giovanni Ianne, della cantina cooperativa, difende la raccolta
”Un’annata difficile per il vino ma il prodotto è più che buono”
SALICE – La vendemmia delle incertezze. Uva buona, ma quantitativo più che dimezzato rispetto al 2008. Il presidente della Cantina cooperativa Giovanni Ianne, a differenza di altri suoi colleghi salentini, non definisce la vendemmia appena conclusa in modo del tutto negativo. Certo, il netto calo della produzione, anche di oltre il 60 per cento in meno, si è riscontrato pure nel territorio salicese; l’uva conferita, tuttavia, è risultata accettabile dal punto di vista qualitativo.
“Nonostante i diversi fattori che hanno rischiato di compromettere la raccolta – dice Ianne – ovvero gli effetti della siccità delle passate stagioni e le piogge di luglio, la maggior parte dei nostri produttori ha effettuato i trattamenti necessari tempestivamente. Per questo motivo in cantina l’uva non è arrivata marcia. Il grappolo generalmente si è presentato sano, anche se non pieno come nelle annate migliori. Naturalmente, il sacrificio dei nostri soci, già penalizzati dal poco quantitativo ottenuto, ha comportato un aumento dei costi vertiginoso, fino al punto che sarà davvero difficile per loro ottenere una giusta remunerazione”.
Quest’anno la cantina di Salice ha lavorato circa 19mila quintali di uva, contro i 40 mila del 2008. Ciò significa una produzione di vino pari a 13mila ettolitri, contro i 27mila dell’anno scorso.
La cooperativa, che dispone di un moderno impianto di imbottigliamento, attualmente conta 700 soci (100 in meno rispetto ad un anno fa) per un totale di quasi 350 ettari di vigneti doc. Anche il dato riferito alla superficie vitata evidenzia, rispetto al 2008, una preoccupante diminuzione quantificabile in circa 50 ettari in meno.
“I viticultori man mano si fanno anziani – spiega il presidente – e non c’è più ricambio generazionale. Per tale motivo sono costretti ad estirpare i loro impianti pregiati”.
A proposito di alcune voci circolate in paese nei giorni scorsi, Ianne coglie l’occasione per sottolineare: “Qualcuno ha diffuso notizie false riguardanti il mancato pagamento dell’uva dell’anno scorso. Desidero precisare, invece, che la nostra cantina ha versato ai soci, alla metà dello scorso mese, l’acconto previsto. Il saldo di quanto dovuto sarà liquidato, come sempre, entro gennaio del 2010. Noi non abbiamo vino invenduto e siamo una realtà in buona salute sia dal punto di vista finanziario che patrimoniale. Secondo me queste voci calunniose sono frutto di speculazioni politiche locali. Forse – conclude – qualcuno farebbe meglio a non giocare con certi argomenti che coinvolgono l’economia dell’intera comunità.
“Nonostante i diversi fattori che hanno rischiato di compromettere la raccolta – dice Ianne – ovvero gli effetti della siccità delle passate stagioni e le piogge di luglio, la maggior parte dei nostri produttori ha effettuato i trattamenti necessari tempestivamente. Per questo motivo in cantina l’uva non è arrivata marcia. Il grappolo generalmente si è presentato sano, anche se non pieno come nelle annate migliori. Naturalmente, il sacrificio dei nostri soci, già penalizzati dal poco quantitativo ottenuto, ha comportato un aumento dei costi vertiginoso, fino al punto che sarà davvero difficile per loro ottenere una giusta remunerazione”.
Quest’anno la cantina di Salice ha lavorato circa 19mila quintali di uva, contro i 40 mila del 2008. Ciò significa una produzione di vino pari a 13mila ettolitri, contro i 27mila dell’anno scorso.
La cooperativa, che dispone di un moderno impianto di imbottigliamento, attualmente conta 700 soci (100 in meno rispetto ad un anno fa) per un totale di quasi 350 ettari di vigneti doc. Anche il dato riferito alla superficie vitata evidenzia, rispetto al 2008, una preoccupante diminuzione quantificabile in circa 50 ettari in meno.
“I viticultori man mano si fanno anziani – spiega il presidente – e non c’è più ricambio generazionale. Per tale motivo sono costretti ad estirpare i loro impianti pregiati”.
A proposito di alcune voci circolate in paese nei giorni scorsi, Ianne coglie l’occasione per sottolineare: “Qualcuno ha diffuso notizie false riguardanti il mancato pagamento dell’uva dell’anno scorso. Desidero precisare, invece, che la nostra cantina ha versato ai soci, alla metà dello scorso mese, l’acconto previsto. Il saldo di quanto dovuto sarà liquidato, come sempre, entro gennaio del 2010. Noi non abbiamo vino invenduto e siamo una realtà in buona salute sia dal punto di vista finanziario che patrimoniale. Secondo me queste voci calunniose sono frutto di speculazioni politiche locali. Forse – conclude – qualcuno farebbe meglio a non giocare con certi argomenti che coinvolgono l’economia dell’intera comunità.
Rosario Faggiano