IL CORRIERE VINICOLO (pag. 27 – 9 novembre 2015)

Leone de Castris

Una storia lunga 350 anni

Una storia lunga 350 anni



SALICE SALENTINO (Lecce) - Talk show con Bruno Vespa, degustazione tecnica, rinfresco con tipicità del territorio, rievocazioni in costume e musica jazz per festeggiare i 350 anni di storia dell’azienda vitivinicola Leone de Castris, fondata nel 1665 dal duca Oronzo Arcangelo Maria Francesco, conte di Lemos.

All’incontro condotto da Vespa, che si è svolto nei giorni scorsi nella sede del museo aziendale alla presenza di circa 200 giornalisti, clienti esteri, collaboratori della cantina, enologi, rappresentanti delle Istituzioni e degli enti associativi pugliesi, hanno partecipato Piernicola Leone de Castris, titolare dell’azienda, Mario Aguglia, medico, Riccardo Cotarella, presidente Assoenologi e consulente della cantina, Paolo de Castro, già ministro dell’Agricoltura, Michele Emiliano, presidente della Regione Puglia, Leonardo Pinto, enologo, e Adriana Poli Bortone, già ministro dell’Agricoltura.

Sono state ripercorse le principali tappe della Casa, comprese quelle decisive del secolo scorso, quando scelte pioneristiche determinarono “svolte” produttive lungimiranti. La prima si ebbe nel 1925 con l’avvio dell’imbottigliamento del Moscatello e, dunque, con l’abbandono dell’antica vocazione, comune a gran parte del Mezzogiorno, di commercializzare solo vino sfuso. La seconda arrivò nel 1943 con la nascita del “Five Roses”, primo rosato imbottigliato in Italia. La terza nel 1954 con la produzione del rosso “Salice”. Quest’ultima etichetta, accolta positivamente dai mercati nazionali ed esteri, nel 1976 determinò la nascita della doc “Salice Salentino”. Negli anni successivi fu la volta di tutte gli altri vini pregiati della Casa: Donna Lisa, Messapia, Pierale, Maiana, Ursi, Elo Veni, gli spumanti Donna Lisetta, Don Piero, “I Mille”, Metodo classico Five Roses e Anniversario e tanti altri. Protagonisti di quegli anni, prima Piero e poi Salvatore Leone de Castris. Tutti gli intervenuti hanno ricordato le capacità e le competenze dei due grandi imprenditori salentini.

L’incontro è stato pure occasione, oltre che per sottolineare l’importanza della ricerca e dell’innovazione nei processi di lavorazione dell’uva e del vino, anche per riaffermare la necessità di non abbandonare le tradizioni e le peculiarità territoriali per ottenere massima qualità e unicità del prodotto.

Il programma è proseguito con la presentazione, in anteprima mondiale, del Susumaniello “Per lui”, etichetta della linea dedicata a Salvatore Leone de Castris, e con la successiva degustazione tecnica della stesso, assieme al Primitivo Igp “Per lui” e al Negroamaro Dop Salice Salentino “Per lui”.

In occasione dell’evento, è stato presentato, infine, l’annullo filatelico speciale di Poste italiane che celebra i 350 anni di storia dell’azienda.
Rosario Faggiano




N.B. – La notizia è stata pubblicata anche il 7 ottobre 2015 on line (sito Ufficiale Unione Italiana Vini – Il Corriere Vinicolo)