LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/II – 3 agosto 2015)

IL GIALLO/IL RAGAZZO SCOMPARSO – E’ stato organizzato per domani sera, a Salice, un corte di sensibilizzazione e di preghiera, invitati tutti i rappresentanti istituzionali

Una grande fiaccolata per Osama

Una grande fiaccolata per Osama
Don Arcangelo Martina: “Stile di vita corretto, metodico e preciso. Meraviglia quanto è accaduto”
LA TESTIMONIANZA – Parla il titolare del bar Stazione Pompilio Greco: “Ha acquistato il biglietto del treno. Era tranquillo e simpatico come sempre”



SALICE – Una manifestazione di solidarietà ed una fiaccolata per Osama. L’iniziativa, che è in fase organizzativa in queste ore, si terrà domani, alle 20, probabilmente con partenza da via Napoli, dove risiedono i genitori del 14enne di origini marocchine del quale non si sa nulla da mercoledì scorso.

L’intenzione è quella di coinvolgere, per una preghiera comune da tenersi in piazza Plebiscito, tutta la comunità marocchina provinciale e le istituzioni religiose islamiche e cattoliche del territorio. L’invito è rivolto anche alle associazioni sociali e di volontariato e a tutti i cittadini che intendono manifestare vicinanza alla famiglia.

A tal fine ci sarebbero stati, nella giornata di ieri, contatti preliminari telefonici fra il console pugliese del Marocco Vincenzo Abbinante e il sindaco Pippi Tondo. Sarebbero stati sentiti, per una disponibilità di massima, anche i parroci di Salice (don Carmine Canoci e don Arcangelo Martina), nonché il responsabile della comunità francescana locale, padre Fernando Mancino. A quanto è dato sapere, tutti hanno dato piena disponibilità per un momento di preghiera interreligiosa affinché Osama torni presto a casa per riabbracciare i genitori, da giorni nell’angoscia per la prolungata, ingiustificata e preoccupante assenza del figlio.

Intanto l’Anip (Associazione nazionale Italia Pakistan) e l’associazione “Noi Salento” (Centro culturale islamico), da oggi inizieranno la distribuzione a tappeto di 5mila volantini con l’immagine di Osama e con un appello, rivolto a chiunque avesse informazioni sul ragazzo, a contattare le Forze dell’ordine.

Si apprendono, nel frattempo, ulteriori dettagli riguardanti gli ultimi minuti di permanenza a Salice di Osama, prima di prendere il treno per Lecce.

Pompilio Greco, titolare del Bar tabaccheria “Stazione”, esercizio abilitato alla vendita di biglietti per le ferrovie Sud-Est, ricostruisce l’ultimo quarto d’ora: “E’ entrato nel bar intorno alle 11,30. Aveva uno zainetto. In quel momento al banco c’era mia sorella. Ha acquistato il biglietto e poi si è intrattenuto qualche minuto. Quella mattina era normalissimo ed ha scherzato un po’. Sembrava tranquillo e simpatico come sempre. Poi è uscito per prendere il treno delle 11.47. Assolutamente nulla, sottolineo, faceva pensare che avesse intenzione di non tornare. D’altra parte non era la prima volta che prendeva il treno per Lecce, a quanto ricordo sempre in compagnia di amici. Quella mattina, però, era solo. In ogni caso, conosco Osama e non mi sembra il tipo che si allontana da casa per lungo tempo senza il permesso dei genitori. E’ troppo educato e rispettoso. E poi ha tanti amici, con i fratelli va d’accordo, parla benissimo l’italiano e a scuola va bene. Davvero non so darmi una spiegazione della vicenda”.

Don Arcangelo Martina, parroco della chiesa “San Giuseppe”, abita a pochi passi dall’abitazione della famiglia di Osama. “Lo incontravo – dice – ogni mattina e sempre, immancabilmente, mi salutava con gentilezza. E’ un ragazzo educato e sempre cordiale. Soprattutto ha uno stile di vita corretto, metodico e preciso nell’impostazione della sua giornata. Per tale motivo desta meraviglia quello che è successo. Sinceramente non considero Osama capace di allontanarsi all’improvviso dalla famiglia e di non dare notizia di sé. Spero che la vicenda si risolva al più presto positivamente con il ritorno a casa del ragazzo”.
Rosario Faggiano






NB: Il servizio pubblicato dalla Gazzetta è completo dell’articolo “L’iman: Due avvistamenti a Roma” di Emanuela Tommasi