LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/VI – 10 giugno 2016)

LECCE/ROSÈXPO – Ilaria Donateo, presidente di “deGusto Salento”, auspica un confronto fra produttori e Istituzioni. Successo della rassegna

Un patto per il rilancio dei rosati

Un patto per il  rilancio dei rosati
“Per incrementare il consumo interno bisogna vendere il territorio con il vino”






LECCE - “Produttori e Istituzioni insieme per il rilancio dei rosati salentini nel panorama nazionale e internazionale”. Questa la proposta di Ilaria Donateo, presidente di “deGusto Salento”, alla conclusione dell’edizione 2016 di Roséxpo.

La rassegna ha registrato la partecipazione di circa duecento etichette italiane e straniere e una notevole affluenza di operatori, enoappassionati e giornalisti. Oltre 2500 calici sono stati utilizzati per la degustazione.

L’ottimo bilancio, però, non è solo quello dei “numeri”, ma anche degli spunti emersi durante i seminari e le degustazioni guidate.

L’Italia, secondo il Focus 2015 dell’Oiv sui mercati dei rosati, figura tra i quattro maggiori produttori di rosé, dopo Francia, Spagna e Stati Uniti.
Tuttavia, mentre Francia, Stati Uniti e altri Paesi crescono anche nei consumi, in Italia il dato interno sembra in controtendenza, pur continuando a registrare incrementi dell’export. Oggi, il consumo nazionale di rosé non supera il 6 per cento.

«Bisognerebbe ispirarsi al modello produttivo dell’Abruzzo e a quello di marketing della Provenza – ha detto Aldo Fiordelli, della Guida “L’Espresso” - dove territorio e immagini emozionali accompagnano il racconto del vino e ne diventano valore aggiunto».

Barbara Toschi, di Kippis, ha invitato i produttori locali a credere nelle loro potenzialità, mentre Mattia Vezzola, di Costaripa, ha ricordato che
«I cugini francesi sostengono ben 5 istituti di ricerca».

«Le enoteche italiane – ha sottolineato Andrea Terraneo, presidente di Vinarius – non hanno più di 4-6 etichette e tutto è lasciato alla passione personale dell’enotecario».

Per incrementare il consumo interno, secondo Luigi Cataldi Madonna, produttore abruzzese, bisogna «Vendere il territorio con il vino”.

«Storia e territorio – ha detto Fabio Giavedoni, di Slow Wine - sono i due pilastri su cui si forma l’identità ed è qui che deve inserirsi la comunicazione del vino».

La nuova edizione di Roséxpo si terrà dal 9 all’11 giugno 2017.
Rosario Faggiano