ROSARIOFAGGIANO.IT - NEWS – 16 novembre 2019
TERRA D’ARNEO – Comunicato del Gal
Un mega parco fotovoltaico nel cuore dell’Arneo, appello ai sindaci di Cosimo Durante: “Non vanifichiamo gli sforzi fatti”
“Il paesaggio va tutelato per non vanificare gli sforzi fatti sinora”. È questa la posizione netta di Cosimo Durante, presidente del Gal Terra d’Arneo, sulla questione del mega impianto fotovoltaico che la società Tecno Energy srl di Bressanone intende realizzare a nord del territorio neretino, al confine con il Comune di Avetrana, a ridosso della pista della Nardò Technical Center.
Si tratta di un impianto che prevede l’installazione di oltre 99 mila pannelli fotovoltaici, di potenza complessiva di 46,615 MWp, su una superficie di quasi 44 ettari, la realizzazione di 23 cabine elettriche e di un cavidotto interrato di circa dieci chilometri.
“Sarebbe un’ulteriore ferita al nostro paesaggio agrario, già pesantemente martoriato in questo particolare periodo - - afferma Durante. - Il nostro è un territorio capace di esprimere i valori identitari che ci caratterizzano, una naturalità ed una bellezza che abbiamo il dovere di preservare. Il rischio concreto è vanificare le attività di valorizzazione e riqualificazione che il Gal ha sostenuto in venticinque anni di attività, di concerto con le Amministrazioni che si sono succedute, con l’associazionismo, con le imprese che hanno ripreso e messo a reddito spazi agricoli. Faccio pertanto appello alla sensibilità dei sindaci di Terra d’Arneo affinché, quando chiamati, inviino le osservazioni richieste ai competenti uffici regionali esprimendo netta contrarietà nei confronti di quest’opera che rischia di restituirci un paesaggio nel quale non possiamo riconoscerci”.
Si tratta di un impianto che prevede l’installazione di oltre 99 mila pannelli fotovoltaici, di potenza complessiva di 46,615 MWp, su una superficie di quasi 44 ettari, la realizzazione di 23 cabine elettriche e di un cavidotto interrato di circa dieci chilometri.
“Sarebbe un’ulteriore ferita al nostro paesaggio agrario, già pesantemente martoriato in questo particolare periodo - - afferma Durante. - Il nostro è un territorio capace di esprimere i valori identitari che ci caratterizzano, una naturalità ed una bellezza che abbiamo il dovere di preservare. Il rischio concreto è vanificare le attività di valorizzazione e riqualificazione che il Gal ha sostenuto in venticinque anni di attività, di concerto con le Amministrazioni che si sono succedute, con l’associazionismo, con le imprese che hanno ripreso e messo a reddito spazi agricoli. Faccio pertanto appello alla sensibilità dei sindaci di Terra d’Arneo affinché, quando chiamati, inviino le osservazioni richieste ai competenti uffici regionali esprimendo netta contrarietà nei confronti di quest’opera che rischia di restituirci un paesaggio nel quale non possiamo riconoscerci”.