LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XVI – 16 febbraio 2013)
TERRA D’ARNEO – Parte un programma finalizzato alla salvaguardia del territorio. L’area interessata comprende 11 Comuni di cui Leverano è capofila
Un marchio doc per l’ambiente
Il progetto, finanziato dalla Regione con 343mila euro, favorirà lo sviluppo sostenibile
IL TITOLO – La certificazione attesta l’impegno dell’Ente locale nella tutela della natura
Pronto un innovativo programma finalizzato al miglioramento della qualità della vita ambientale di Terra d’Arneo, il vasto territorio salentino comprendente i Comuni di Leverano (capofila), Arnesano, Veglie, Salice, Guagnano, Porto Cesareo, Campi Salentina, Nardò, Copertino, San Pancrazio e Avetrana. Si tratta del progetto “Emas (Eco-management and audit scheme)" predisposto per l’avviamento di un esperimento pilota finalizzato alla realizzazione di un processo di certificazione ambientale territoriale.
L’iniziativa, che è stata presentata ieri mattina nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno alla presenza di tecnici e amministratori pubblici, comprende una serie di azioni finalizzate alla salvaguardia del territorio e al miglioramento dell’ambiente dell’area interessata. Finanziato dalla Regione Puglia con 343mila euro (fondi Cipe, premialità Fas per la qualificazione delle aree urbane) il progetto ha l’obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile in armonia con l’ambiente e con la vocazioni economiche delle comunità, cercando “di tenere conto anche delle nuove tendenze di fare turismo”.
Il programma ha l’ambizione di “contribuire alla definizione e al consolidamento presso i Comuni, di un metodo di governance finalizzato a considerare in maniera integrata gli interventi che ricadono sul territorio delle città, superando la logica di autorizzazione settoriale e analizzando le ricadute delle scelte progettuali in un ambito di più ampio respiro”.
La redazione delle ipotesi operative di “Emas – Terra d’Arneo” è stata curata dallo Studio Cen.Ter. dell’ingegnere Cosimo Montefusco, organismo di coordinamento e gestione del progetto.
“La certificazione ambientale – spiega Montefusco - attesta l’impegno del Comune rispetto alla tutela dell’ambiente. L’Ente che si certifica
adotta un sistema di gestione ambientale, cioè un insieme di procedure e di regole che organizzano il lavoro degli uffici in modo che il tema “ambiente” sia sempre in primo piano. Il certificato viene rilasciato
da un Ente verificatore, accreditato a livello nazionale, al termine di un processo di verifiche approfondite definito “audit”. Questi controlli rigorosi garantiscono alla certificazione ambientale serietà e affidabilità.
Vivere in un Comune certificato, insomma, significa vivere in una realtà costantemente controllata dal punto di vista ambientale dove l’attenzione al territorio è posta come un investimento economico per la crescita futura. Significa, inoltre, che il Comune sviluppa una gestione attenta e costante del proprio territorio e dei servizi erogati alla cittadinanza e ai turisti”.
Una volta a regime, il programma consentirà: il miglioramento del controllo del territorio, la gestione dei rischi ambientali, la garanzia del pieno rispetto normativo, l’ottimizzazione e riduzione dei costi di gestione, l’avvio di un processo di miglioramento continuo della performance ambientale, l’utilizzo del marchio Iso 14001 e/o Emas come ulteriore strumento per promuovere l’offerta turistica del comprensorio facendo leva sull’attrattiva territoriale e ambientale.
L’iniziativa, che è stata presentata ieri mattina nella sala conferenze stampa di Palazzo Adorno alla presenza di tecnici e amministratori pubblici, comprende una serie di azioni finalizzate alla salvaguardia del territorio e al miglioramento dell’ambiente dell’area interessata. Finanziato dalla Regione Puglia con 343mila euro (fondi Cipe, premialità Fas per la qualificazione delle aree urbane) il progetto ha l’obiettivo di favorire uno sviluppo sostenibile in armonia con l’ambiente e con la vocazioni economiche delle comunità, cercando “di tenere conto anche delle nuove tendenze di fare turismo”.
Il programma ha l’ambizione di “contribuire alla definizione e al consolidamento presso i Comuni, di un metodo di governance finalizzato a considerare in maniera integrata gli interventi che ricadono sul territorio delle città, superando la logica di autorizzazione settoriale e analizzando le ricadute delle scelte progettuali in un ambito di più ampio respiro”.
La redazione delle ipotesi operative di “Emas – Terra d’Arneo” è stata curata dallo Studio Cen.Ter. dell’ingegnere Cosimo Montefusco, organismo di coordinamento e gestione del progetto.
“La certificazione ambientale – spiega Montefusco - attesta l’impegno del Comune rispetto alla tutela dell’ambiente. L’Ente che si certifica
adotta un sistema di gestione ambientale, cioè un insieme di procedure e di regole che organizzano il lavoro degli uffici in modo che il tema “ambiente” sia sempre in primo piano. Il certificato viene rilasciato
da un Ente verificatore, accreditato a livello nazionale, al termine di un processo di verifiche approfondite definito “audit”. Questi controlli rigorosi garantiscono alla certificazione ambientale serietà e affidabilità.
Vivere in un Comune certificato, insomma, significa vivere in una realtà costantemente controllata dal punto di vista ambientale dove l’attenzione al territorio è posta come un investimento economico per la crescita futura. Significa, inoltre, che il Comune sviluppa una gestione attenta e costante del proprio territorio e dei servizi erogati alla cittadinanza e ai turisti”.
Una volta a regime, il programma consentirà: il miglioramento del controllo del territorio, la gestione dei rischi ambientali, la garanzia del pieno rispetto normativo, l’ottimizzazione e riduzione dei costi di gestione, l’avvio di un processo di miglioramento continuo della performance ambientale, l’utilizzo del marchio Iso 14001 e/o Emas come ulteriore strumento per promuovere l’offerta turistica del comprensorio facendo leva sull’attrattiva territoriale e ambientale.
Rosario Faggiano