LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XIV – 29 maggio 2014)
L’impresa vitivinicola Leone de Castris esporta i vini doc del territorio leccece in tutto il mondo
Un'industria-modello che punta sui giovani
“Dobbiamo valorizzare le potenzialità del nostro Salento”
Anche quest’anno il concorso della Gazzetta “Lo scrivo io, l’attualità raccontata dai giovani”, ha conquistato l’attenzione dell’antica azienda vitivinicola “Leone de Castris” di Salice Salentino la quale ha partecipato all’iniziativa mettendo a disposizione una borsa di studio di 250 euro e ben trenta “kit mare”, con tutto il necessario per trascorrere una tranquilla vacanza sulla spiaggia, da assegnare ad altrettanti ragazzi premiati.
Piernicola Leone de Castris, titolare dell’azienda, guarda con interesse il concorso giornalistico. “Noi crediamo nei giovani – afferma - nel loro entusiasmo e nelle loro capacità. I giovani rappresentano il nostro futuro. Puntare su iniziative che sappiano valorizzare le loro potenzialità, in qualunque ambito, sociale, culturale ed economico, significa contribuire ad assicurare al territorio energie ed idee nuove per ulteriori prospettive di crescita. La nostra azienda è nata e continua a sviluppare una parte consistente della propria attività in Puglia e nel Salento, dove anche il vino è cultura del territorio. Ecco perché riteniamo che insieme, cultura e vino, vadano molto bene”.
Cosa consiglierebbe ad un giovane che volesse diventare operatore nel variegato mondo del vino?
"La passione è un elemento fondamentale. Poi ci vuole la volontà di mettersi in gioco, costanza e determinazione. Il settore del vino, ma anche dell’olio, degli altri prodotti tipici del territorio e del turismo, a mio avviso possono rappresentare per i ragazzi, gli uomini e le donne di domani, un futuro importante. Bisogna riappropriarsi della terra e le aziende devono fare un po’ di più per aprirsi al territorio. In questi giorni si sta parlando dell’opportunità di istituire la Facoltà di Agraria per restituire dignità ad un settore che spesso non viene considerato adeguatamente. L’idea è ottima, come ottima sarebbe anche l’iniziativa di istituire in provincia di Lecce una scuola di enologia, magari come secondo passo dopo l’avviamento della Facoltà di Agraria. Il lavoro in agricoltura, peraltro, molte volte è ritenuto di serie “b”. La Francia, in realtà, ci insegna che lavorare in agricoltura è particolarmente positivo ed intelligente".
Agricoltura e turismo sono i settori principali a cui deve guardare il Salento?
"Puntare su questi settori sicuramente può portare crescita ed occupazione. Noi dobbiamo cercare di sviluppare ciò che ci rende unici, perché la gente cerca la diversità. Certe cose sono comuni in tutto il mondo, sono omologate anche a livello di gusto. Il nostro vino, ad esempio, non lo è perché viene ottenuto da vitigni autoctoni. Abbiamo vini che altre zone non hanno. E proprio per questa ragione il settore del vino, pur risentendo della crisi, che principalmente è nazionale, soprattutto nei mercati esteri sta attraversando un momento meno difficile rispetto a quello di altri settori".
Le aziende vitivinicole, quindi, hanno affrontato meglio la crisi?
"I problemi sono comuni. Come le altre aziende, infatti, quelle vinicole subiscono la burocrazia, l’eccessivo costo del lavoro, la pressione fiscale e tanto altro. Però, forse come sistema, le aziende vitivinicole sono riuscite a muoversi meglio".
Quali i nuovi progetti e le nuove strategie aziendali in cantiere?
"Stiamo puntando molto sull’incoming in cantina. Gli operatori e gli enoappassionati che arrivano in azienda, specialmente nel periodo fra maggio e ottobre, quando i flussi turistici sono importanti, devono trovare condizioni di ospitalità adeguate. In quest’ottica nella seconda metà dell’anno riapriremo l’albergo-ristorante Villa Donna Lisa, completamente ristrutturato e ampliato con nuove camere, una piscina e una spa. Fra poco apriremo anche un wine bar, proprio di fronte all’enoteca già esistente. Intorno al vino, stiamo cercando di creare un polo turistico che, ci auguriamo, possa rappresentare un punto di riferimento. Proprio in questi giorni sono in corso le selezioni per l’assunzione di nuovo personale ( info: marketing@leonedecastris.com, ndr). Per quanto riguarda la produzione di vino, entro il 2014 commercializzeremo le nuove etichette “Per Lui - Primitivo Igt Salento 2012”, “Per Lui – Salice Salentino doc, rosso riserva 2012”, entrambi dedicati a mio padre Salvatore, e “Marlisa”, un vino senza solfiti aggiunti".
Piernicola Leone de Castris, titolare dell’azienda, guarda con interesse il concorso giornalistico. “Noi crediamo nei giovani – afferma - nel loro entusiasmo e nelle loro capacità. I giovani rappresentano il nostro futuro. Puntare su iniziative che sappiano valorizzare le loro potenzialità, in qualunque ambito, sociale, culturale ed economico, significa contribuire ad assicurare al territorio energie ed idee nuove per ulteriori prospettive di crescita. La nostra azienda è nata e continua a sviluppare una parte consistente della propria attività in Puglia e nel Salento, dove anche il vino è cultura del territorio. Ecco perché riteniamo che insieme, cultura e vino, vadano molto bene”.
Cosa consiglierebbe ad un giovane che volesse diventare operatore nel variegato mondo del vino?
"La passione è un elemento fondamentale. Poi ci vuole la volontà di mettersi in gioco, costanza e determinazione. Il settore del vino, ma anche dell’olio, degli altri prodotti tipici del territorio e del turismo, a mio avviso possono rappresentare per i ragazzi, gli uomini e le donne di domani, un futuro importante. Bisogna riappropriarsi della terra e le aziende devono fare un po’ di più per aprirsi al territorio. In questi giorni si sta parlando dell’opportunità di istituire la Facoltà di Agraria per restituire dignità ad un settore che spesso non viene considerato adeguatamente. L’idea è ottima, come ottima sarebbe anche l’iniziativa di istituire in provincia di Lecce una scuola di enologia, magari come secondo passo dopo l’avviamento della Facoltà di Agraria. Il lavoro in agricoltura, peraltro, molte volte è ritenuto di serie “b”. La Francia, in realtà, ci insegna che lavorare in agricoltura è particolarmente positivo ed intelligente".
Agricoltura e turismo sono i settori principali a cui deve guardare il Salento?
"Puntare su questi settori sicuramente può portare crescita ed occupazione. Noi dobbiamo cercare di sviluppare ciò che ci rende unici, perché la gente cerca la diversità. Certe cose sono comuni in tutto il mondo, sono omologate anche a livello di gusto. Il nostro vino, ad esempio, non lo è perché viene ottenuto da vitigni autoctoni. Abbiamo vini che altre zone non hanno. E proprio per questa ragione il settore del vino, pur risentendo della crisi, che principalmente è nazionale, soprattutto nei mercati esteri sta attraversando un momento meno difficile rispetto a quello di altri settori".
Le aziende vitivinicole, quindi, hanno affrontato meglio la crisi?
"I problemi sono comuni. Come le altre aziende, infatti, quelle vinicole subiscono la burocrazia, l’eccessivo costo del lavoro, la pressione fiscale e tanto altro. Però, forse come sistema, le aziende vitivinicole sono riuscite a muoversi meglio".
Quali i nuovi progetti e le nuove strategie aziendali in cantiere?
"Stiamo puntando molto sull’incoming in cantina. Gli operatori e gli enoappassionati che arrivano in azienda, specialmente nel periodo fra maggio e ottobre, quando i flussi turistici sono importanti, devono trovare condizioni di ospitalità adeguate. In quest’ottica nella seconda metà dell’anno riapriremo l’albergo-ristorante Villa Donna Lisa, completamente ristrutturato e ampliato con nuove camere, una piscina e una spa. Fra poco apriremo anche un wine bar, proprio di fronte all’enoteca già esistente. Intorno al vino, stiamo cercando di creare un polo turistico che, ci auguriamo, possa rappresentare un punto di riferimento. Proprio in questi giorni sono in corso le selezioni per l’assunzione di nuovo personale ( info: marketing@leonedecastris.com, ndr). Per quanto riguarda la produzione di vino, entro il 2014 commercializzeremo le nuove etichette “Per Lui - Primitivo Igt Salento 2012”, “Per Lui – Salice Salentino doc, rosso riserva 2012”, entrambi dedicati a mio padre Salvatore, e “Marlisa”, un vino senza solfiti aggiunti".
Rosario Faggiano