LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 6 novembre 2012)

VEGLIE – Duro attacco dell’ex sindaco Fernando Fai sui fondi destinati alla rete pluviale

“Tutta colpa di Aprile e dei suoi la perdita di oltre 2 milioni di euro”

VEGLIE – “Sono pronto a confrontarmi pubblicamente con il sindaco Sandro Aprile sulla mancata realizzazione della rete pluviale cittadina e sulla conseguente perdita del finanziamento di oltre 2milioni e 200mila euro. Documenti alla mano, dimostrerò che l’opera non è stata portata a termine per mancanza di volontà dell’attuale Amministrazione”. L’ex sindaco Fernando Fai restituisce al mittente l’accusa subita nei giorni scorsi (Aprile ha sostenuto che la colpa del “pasticcio” riguardante l’importante intervento di prevenzione contro il rischio di allagamenti nel territorio comunale, è della passata Giunta) e “sfida” il primo cittadino a dibattere in piazza la complessa vicenda. L’opera in questione, finanziata con fondi Por 2000-2006, fin dall’inizio è stata interessata da una serie di ricorsi promossi dalla società “Pezzo della Casa”, proprietaria del terreno su cui era previsto il recapito finale. Iniziata nel 2008, la vicenda giudiziaria si è conclusa a favore del Comune quando i tempi contrattuali stabiliti per la realizzazione dei lavori non potevano più rientrare entro il termine ultimo previsto dalla Regione per l’ultimazione dell’opera (31 ottobre 2012). Secondo Fai, sarebbe stato il comportamento di Aprile e della sua coalizione a determinare la perdita del finanziamento e il rischio di pagare anche i danni richiesti dalla ditta aggiudicataria (circa 700mila euro) per la mancata realizzazione dell’intervento.
“La maggioranza di centrosinistra – spiega Fai – si è insediata nel marzo 2010, ovvero in tempo utile per prendere in mano la situazione. Invece non ha fatto nulla. In attesa del pronunciamento della giustizia amministrativa poteva far riprendere i lavori interrotti nel 2009 per la redazione di una perizia di variante”. E aggiunge, “i ricorsi di Pezzo della Casa, infatti, riguardavano solo il recapito finale. L’Amministrazione, insomma, poteva disporre senza alcun problema la realizzazione dei tronchi previsti per la captazione delle acque pluviali, così come più volte formalmente richiesto dal direttore dei lavori ingegnere Gennaro Rosato e dalla ditta appaltatrice. E non ha fatto nulla nemmeno quando il Consiglio di Stato, con sentenza depositata il 31 maggio 2011, definitivamente si è espresso a favore del Comune”.
“Aprile – conclude Fai - aveva in mano una sentenza eseguibile da subito, ma non l’ha utilizzata in attesa dell’esito di un ennesimo ricorso, anche questo respinto dal Tar. La mia impressione è che l’ostinata opposizione di Pezzo della Casa abbia agevolato, in pratica, l’intento dell’Amministrazione di non realizzare l’opera. D’altra parte il sindaco Aprile e molti dei suoi assessori e consiglieri, su quest'opera votarono nettamente contro nel 2007, quando sedevano fra i banchi dell’opposizione”.
Rosario Faggiano