LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VI - 27 agosto 2010)
ECONOMIA – Intervento dell’onorevole Ugo Lisi
“Turismo, nautica e diportismo, ecco la sfida del futuro”
“Potenziamento e adeguamento del sistema dei porti turistici salentini per creare sviluppo”. Il deputato di centrodestra Ugo Lisi ritiene sia ormai un dovere istituzionale puntare sulla nautica e sul diportismo per promuovere nuove opportunità di crescita a beneficio dell’economia locale. Secondo l’esponente del Pdl la vacanza al mare sarebbe decisamente cambiata rispetto al passato. Oggi, infatti, vi sarebbe una maggiore domanda in ordine alla fruizione del mare in senso totale, con uno sguardo alla pesca sportiva, alla pesca turismo, al diving e alla navigazione sotto costa.
“Stabilire una relazione virtuosa fra il territorio e lo sviluppo del settore nautico - sostiene Lisi - è la grande sfida dei prossimi mesi. E’ da troppo tempo, infatti, che si ascoltano invocazioni a favore e a sostegno del turismo nautico, ma adesso è arrivato il momento di fare sul serio e di trasformare le buone intenzioni in opportunità concrete e azioni produttive.
La situazione al Sud, e in Puglia, è notevolmente migliorata sotto il profilo degli scali attrezzati e dei posti barca, ma si tratta ancora di numeri del tutto insufficienti a coprire le esigenze di sviluppo economico dei territori e incapaci di soddisfare le legittime aspirazioni di industrializzazione di un segmento turistico che in certe zone rimane ancora troppo marginale o addirittura di nicchia”.
Lisi, nel prendere atto degli apprezzabili investimenti finora realizzati a San Foca e a Leuca, ritiene che molto sia ancora rimasto da fare. A servizio dei 280 chilometri di costa salentina, ci sarebbero appena 5 porticcioli degni di nota e qualche approdo quasi spontaneo e scarsamente servito. “Questa situazione – conclude il parlamentare - ci impone una riflessione conseguente e una inversione di tendenza. Gli investimenti pubblici e privati devono riguardare sempre più e meglio il turismo marittimo, non dimenticando che la centralità geografica del Salento offre naturalmente una lettura più ampia e complessa che si apre a interpretazioni originali come, per esempio, l’accoglienza delle mini crociere che da e per la Grecià, da e per il nord Adriatico, da e per il Sud del Mediterraneo possono diventare il business dei prossimi anni”. (r.f.)
“Stabilire una relazione virtuosa fra il territorio e lo sviluppo del settore nautico - sostiene Lisi - è la grande sfida dei prossimi mesi. E’ da troppo tempo, infatti, che si ascoltano invocazioni a favore e a sostegno del turismo nautico, ma adesso è arrivato il momento di fare sul serio e di trasformare le buone intenzioni in opportunità concrete e azioni produttive.
La situazione al Sud, e in Puglia, è notevolmente migliorata sotto il profilo degli scali attrezzati e dei posti barca, ma si tratta ancora di numeri del tutto insufficienti a coprire le esigenze di sviluppo economico dei territori e incapaci di soddisfare le legittime aspirazioni di industrializzazione di un segmento turistico che in certe zone rimane ancora troppo marginale o addirittura di nicchia”.
Lisi, nel prendere atto degli apprezzabili investimenti finora realizzati a San Foca e a Leuca, ritiene che molto sia ancora rimasto da fare. A servizio dei 280 chilometri di costa salentina, ci sarebbero appena 5 porticcioli degni di nota e qualche approdo quasi spontaneo e scarsamente servito. “Questa situazione – conclude il parlamentare - ci impone una riflessione conseguente e una inversione di tendenza. Gli investimenti pubblici e privati devono riguardare sempre più e meglio il turismo marittimo, non dimenticando che la centralità geografica del Salento offre naturalmente una lettura più ampia e complessa che si apre a interpretazioni originali come, per esempio, l’accoglienza delle mini crociere che da e per la Grecià, da e per il nord Adriatico, da e per il Sud del Mediterraneo possono diventare il business dei prossimi anni”. (r.f.)