IL CORRIERE VINICOLO (versione cartacea pag. 20 – 17 febbraio 2014)

SALICE – Margherita D’Amone replica all’opposizione: “Penoso rilevare un atteggiamento così poco costruttivo”

Tradizione e innovazione con "Palmetta Due Palme"

Tradizione e innovazione con
Pronto un progetto per migliorare il ciclo di vita e la produttività dell’alberello
CELLINO SAN MARCO (Brindisi) – “Cantine Due Palme”, grazie ad un accordo siglato con l’azienda “Simonit & Sirch”, punta a creare un nuovo sistema di allevamento del tradizionale vigneto pugliese, negli ultimi anni a rischio di estinzione.

“Palmetta Due Palme”, questo il nome scelto dalla cooperativa interprovinciale salentina per l’alberello riallineato ai filari, sarà impostata sui vigneti esistenti e sui nuovi impianti a partire dalla potatura del prossimo ottobre.

La riempostazione della pianta prevede, in sostanza, l’evoluzione dell’alberello il quale passerebbe, dall’attuale forma espansa ormai non più remunerativa, ad una forma lineare a spalliera, idonea a garantire agevole operatività durante le diverse fasi di lavorazione, nonché qualità produttiva e, quindi, maggiore redditività per i viticoltori.

Si tratta, insomma, di una notevole innovazione che garantirà, attraverso una nuova filosofia di conduzione del vigneto, la tutela della tradizione e il miglioramento dei sistemi di raccolta.

“Attualmente la cura dell’alberello – dice l’enologo Angelo Maci, presidente di Due Palme - richiede un grande sforzo da parte dei viticoltori che effettuano la raccolta manuale. L’innovazione che prevediamo di attuare nel giro di qualche anno consentirà, con il riallineamento dell’alberello, la possibilità di avviare la raccolta meccanica. Quindi, salvaguardando l’integrità dei vecchi vigneti e la biodiversità, ci apprestiamo ad essere protagonisti di una evoluzione dell’alberello con una rilettura in chiave moderna della sua storia e della sua identità. Sì, perché di identità si parla. E in un mercato sempre più globale e tendente all’omologazione, un punto decisivo per l’Italia è legato alla riconoscibilità territoriale, non solo del prodotto vino ma anche del processo produttivo”.

La “Simonit & Sirch”, già operante a fianco di gruppi vinicoli di grande rilievo, è azienda leader nella preparazione e nella cura dei vigneti. La consulenza e l’assistenza che questa azienda specializzata sarà in grado di assicurare ai soci della cooperativa consentirà, fra l’altro, di formare potatori locali esperti e dotati di adeguata professionalità.

“La novità – conclude Maci - sta nella volontà di prescrivere, a tutti i nostri soci che realizzano nuovi impianti, l’impostazione della Palmetta Due Palme, ovvero una forma di allevamento ad alberello guidata e meccanizzabile”.
 
Rosario Faggiano