LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/II – 20 settembre 2010)
SCUOLA – Suona la campanella
Tornano in aula 129mila studenti
Oggi aprono pure gli istituti che hanno deciso di rispettare il calendario regionale
Ci sono difficoltà per i pendolari. Non coincidono gli orari di uscita con quelli dei servizi di trasporto
Ultima campanella d’avvio di anno scolastico. Da oggi ritornano in aula anche gli studenti delle scuole che hanno scelto di non anticipare la data d’inizio fissata dalla Regione. Fra le scuole che avvieranno le lezioni questa mattina ci sono il Liceo classico “Palmieri”, l’Istituto tecnico industriale “Fermi”, il Liceo classico “Virgilio” e l’Istituto tecnico “Deledda”. In provincia anche altre scuole hanno deciso di attenersi al calendario regionale. A partire dal 13 settembre, dunque, in tutto il territorio provinciale man mano sono ritornati sui banchi delle rispettive scuole 122.372 alunni e studenti delle statali (infanzia, primaria e secondarie di 1° e 2° grado). A questi si devono aggiungere circa 4.670 alunni dell’infanzia paritaria e comunale e 2.050 studenti delle altre scuole non statali. In totale gli iscritti dovrebbero essere circa 129.092. Secondo i primi dati ufficiali forniti dall’Ufficio scolastico provinciale guidato dalla dirigente Marcella Rucco, per quanto riguarda le scuole statali, rispetto all’anno scorso, in tutta la provincia si sarebbero registrate 768 iscrizioni in meno (- 0,62%). Nel dettaglio, i dati di quest’anno, riferiti ai 180 Istituti statali della provincia di Lecce (direzioni didattiche, istituti comprensivi, scuole medie e superiori), sono: iscritti alle materne 17.531 divisi in 747 sezioni e circa 220 plessi; alle elementari 37.433 divisi in 1.874 classi e circa 186 plessi; alle medie 24.162 divisi in 1.097 classi e circa 133 plessi; alle superiori 43.246 divisi in 1.854 classi e circa 106 plessi.
Naturalmente, sottolineano dall’Ufficio scolastico, considerato la riforma in atto e le diverse problematiche legate alla nomina del personale docente e non docente, alla composizione delle classi, all’arredo delle aule, all’edilizia scolastica e così via, l’anno scolastico è stato avviato senza grossi problemi grazie all’impegno di tutti i protagonisti in campo.
“Tutto sommato – dice Luigi Frigoli, vicario dell’Ufficio scolastico – nella nostra provincia la situazione è migliorata rispetto al passato. Certo, i problemi, specialmente quelli riferiti all’edilizia scolastica, non sono risolti completamente. In particolare c’è ancora parecchio da fare in tema di conformità alle norme di sicurezza”.
Un respiro di sollievo, dopo il gran lavoro effettuato per avviare nel miglior modo possibile l’anno scolastico, viene dato dai rappresentati delle scuole. Maria Antonietta Rucco, dirigente dell’Istituto comprensivo di Guagnano, Cosimo Faggiano, dirigente della scuola media “Pirrotti” di Campi, e Gilberto Spagnolo, dirigente dell’Istituto comprensivo di Novoli, pur non celando le diverse difficoltà incontrate e i problemi ancora in piedi (anche rispetto all’organico Ata insufficiente e alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici necessaria per le norme di sicurezza), confermano un avvio regolare delle lezioni nei loro istituti.
I disagi, comunque, altrove non mancano. Uno dei grossi problemi, la cui risoluzione al momento è al vaglio della Provincia, è quello relativo al trasporto dei pendolari delle scuole superiori del capoluogo. Gli orari, anche a causa dell’introduzione della novità dell’ora di lezione di 60 minuti, non coincidono più con quelli praticati dai gestori del servizio (Fse e Stp) sia per l’arrivo che per la partenza.
“Il problema è stato da noi segnalato alla metà di giugno – afferma Giuseppe Elia, dirigente del Liceo scientifico Banzi – ma solo la scorsa settimana, presso l’Ufficio scolastico, si è avuta una prima riunione con i tecnici della Provincia per discutere della questione. La possibile soluzione – conclude - potrebbe essere quella di adeguare gli orari dei pullman e di istituire un servizio navetta dai capolinea verso tutte le scuole”.
Naturalmente, sottolineano dall’Ufficio scolastico, considerato la riforma in atto e le diverse problematiche legate alla nomina del personale docente e non docente, alla composizione delle classi, all’arredo delle aule, all’edilizia scolastica e così via, l’anno scolastico è stato avviato senza grossi problemi grazie all’impegno di tutti i protagonisti in campo.
“Tutto sommato – dice Luigi Frigoli, vicario dell’Ufficio scolastico – nella nostra provincia la situazione è migliorata rispetto al passato. Certo, i problemi, specialmente quelli riferiti all’edilizia scolastica, non sono risolti completamente. In particolare c’è ancora parecchio da fare in tema di conformità alle norme di sicurezza”.
Un respiro di sollievo, dopo il gran lavoro effettuato per avviare nel miglior modo possibile l’anno scolastico, viene dato dai rappresentati delle scuole. Maria Antonietta Rucco, dirigente dell’Istituto comprensivo di Guagnano, Cosimo Faggiano, dirigente della scuola media “Pirrotti” di Campi, e Gilberto Spagnolo, dirigente dell’Istituto comprensivo di Novoli, pur non celando le diverse difficoltà incontrate e i problemi ancora in piedi (anche rispetto all’organico Ata insufficiente e alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli edifici necessaria per le norme di sicurezza), confermano un avvio regolare delle lezioni nei loro istituti.
I disagi, comunque, altrove non mancano. Uno dei grossi problemi, la cui risoluzione al momento è al vaglio della Provincia, è quello relativo al trasporto dei pendolari delle scuole superiori del capoluogo. Gli orari, anche a causa dell’introduzione della novità dell’ora di lezione di 60 minuti, non coincidono più con quelli praticati dai gestori del servizio (Fse e Stp) sia per l’arrivo che per la partenza.
“Il problema è stato da noi segnalato alla metà di giugno – afferma Giuseppe Elia, dirigente del Liceo scientifico Banzi – ma solo la scorsa settimana, presso l’Ufficio scolastico, si è avuta una prima riunione con i tecnici della Provincia per discutere della questione. La possibile soluzione – conclude - potrebbe essere quella di adeguare gli orari dei pullman e di istituire un servizio navetta dai capolinea verso tutte le scuole”.
Rosario Faggiano