LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – (pag. Le/IX – 20 dicembre 2018)
SALICE – Ufficialmente aperta la battaglia giudiziaria dopo il no dell’Amministrazione al presidio assegnato dalla Regione. Contestata la decisione: “Atto illegittimo”. Chiesto l’annullamento della delibera: “Un danno ingiusto”
Terza farmacia negata dalla Giunta, arriva la diffida delle assegnatarie
SALICE – «No» della Giunta alla terza farmacia: arriva una diffida contro il provvedimento. Le assegnatarie del nuovo presidio, tre farmaciste in associazione tra loro, ritengono la delibera «gravemente illecita e illegittima» e, pertanto, da «annullare in autotutela». La diffida è controfirmata dai legali delle farmaciste (gli avvocati Pier Luigi Portaluri e Giorgio Portaluri). La controversia, come detto, è nata dalla decisione di bocciare l’istituzione della terza farmacia, disposta dalla Regione a seguito di concorso, e di confermare l’attuale pianta organica (due sedi). Ciò perché non ci sarebbero più gli iniziali presupposti demografici (8.767 abitanti nel 2010). La normativa prevede una farmacia ogni 3.300 abitanti, con facoltà di autorizzarne un’altra in caso di popolazione superiore al 50 per cento del parametro. La Giunta, a sostegno della sua decisione, riporta i dati Istat a maggio 2018 (8.193 abitanti) e al 31 dicembre 2017 (8.253 abitanti). Nella diffida fra l’altro si legge che «l’avvenuta assegnazione della sede preclude alla Pubblica Amministrazione la possibilità di eliminare la nuova farmacia». Viene sostenuto, inoltre, che la revisione biennale deve essere eseguita nell’anno pari, sulla base della popolazione nell’anno dispari che lo precede. Il dato che conterebbe, dunque, sarebbe quello al 31 dicembre 2017 (dove sussiste l’emiparametro di 1651 abitanti, oltre i 6.600) e non quello a maggio 2018. (...) «Dopo l’inerzia dell’Amministrazione che nulla ha fatto per garantire un nuovo pediatra a Salice – attacca Alessandro Ruggeri, capogruppo consiliare dell’opposizione - la Giunta impedisce l’apertura della terza farmacia. Questo produrrà un enorme danno erariale: sia i farmacisti che i proprietari dell’immobile, infatti, potranno richiedere il risarcimento del danno».
Rosario Faggiano
Articolo integrale pubblicato da “La Gazzetta del Mezzogiorno”, ediz. Lecce