LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/V – 14 ottobre 2014)
Gli esperti si stanno attrezzando per fronteggiare le avversità climatiche. Interviene Giuseppe Pizzolante Leuzzi, enologo della Cupertinum: “Assistiamo a vere e proprie bombe d’acqua mai viste in passato”
Tecniche e pratiche agronomiche contro le stagioni “anomali”
Il clima sta cambiando. E gli esperti sono convinti che in futuro le stagioni cosiddette “anomale” potrebbero ripetersi. La conseguenza sarà che, per continuare ad ottenere qualità, in vigna bisognerà fare massima attenzione alle tecniche colturali e alle pratiche agronomiche intervenendo, nel rispetto della fisiologia della pianta, innanzitutto sul grappolo e sul sistema fogliare, ma anche sul terreno e sull’apparato radicale.
Sempre più saranno necessari, oltre che una corretta concimazione dei vigneti prima della fioritura, anche tempestivi trattamenti per difendere la pianta dagli agenti patogeni.
“Qualcosa di strano sta avvenendo – dice Giuseppe Pizzolante Leuzzi, enologo della cooperativa “Cupertinum” – il clima non è più quello di una volta. Oggi, ad esempio, assistiamo a precipitazioni improvvise, vere e proprie bombe d’acqua in passato mai viste. E’ naturale che questi cambiamenti influiscano sulle coltivazioni. E questo preoccupa molto. Gran parte dei nostri agricoltori tuttora si affidano a vecchi calendari e tempi di intervento sulle piante oggi non più validi. Un tempo facevano l’ultimo trattamento in vigna a luglio e poi, tranquilli, andavano a mare. Oggi, al ritorno dalle ferie, rischiano di trovare il raccolto compromesso. Per tale ragione le aziende, e soprattutto le cantine cooperative, dovranno sempre più puntare sull’informazione e sulla formazione dei viticultori. Solo così – conclude – la produzione potrà mantenersi sugli ottimi livelli qualitativi già raggiunti nel Salento”.
Rosario Faggiano
N.B. - Il servizio sulla vendemmia 2014, pubblicato dalla “Gazzetta di Lecce” in “primo piano”, comprende anche i seguenti articoli:
- Vendemmia, annata difficile; nel Salento registrato un calo del 40 per cento;
- Uva, i prezzi in aumento; il primitivo è stato pagato da 60 a 85 euro al quintale.