LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XIII - 13 dicembre 2017)

SALICE – Il sindaco mette alla porta Cuppone e Manno

Statuto, Rosato: "Il tempo dei ricatti è finalmente finito"

Statuto, Rosato:









SALICE – “Il treno si è fermato per permettere ai due consiglieri dissidenti di scendere; adesso dobbiamo ripartire più forti di prima”.
Con queste parole il sindaco Tonino Rosato dà il benservito a Sonia Cuppone e a Gianpiero Manno, entrambi eletti nella lista che ha vinto le elezioni la passata primavera, ma nelle scorse settimane distanti dalla posizione della coalizione sulle modifiche dello Statuto.

E per questa ragione Rosato, che per diverso tempo si sarebbe sentito sotto scacco a proposito degli incarichi di Giunta (i due dissenzienti avrebbero fin dall’inizio rivendicato un ruolo), prende definitivamente le distanze da entrambi. L’articolo 29 dello Statuto, così come è stato modificato all’ultimo Consiglio, rende ormai superfluo il loro supporto per il raggiungimento del numero legale in occasione dell’approvazione del bilancio. A Rosato, per andare avanti senza più il rischio di “fibrillazioni”, ora sono sufficienti anche solo i sei consiglieri rimastigli fedeli.

“L'ora dei ricatti è finita per sempre – incalza il primo cittadino - è necessario tracciare una linea di demarcazione tra la vera maggioranza e il resto. Per le manfrine demagogiche non c'è più spazio, così come per le sceneggiate invereconde che non fanno altro che offendere l'Istituzione. Invito i consiglieri a riconoscersi in un nuovo gruppo consiliare, antitetico appunto alla maggioranza, e a rassegnare le dimissioni dai vari contesti di rappresentanza istituzionale di pertinenza della stessa”.

“Il loro dissenso – continua Rosato – parte dal primo Consiglio d’insediamento. E la vicenda delle modifiche dello Statuto è stata un pretesto. I due consiglieri avevano un unico obiettivo: far pesare la forza del loro numero al momento opportuno”.

Allo stato, insomma, fra le parti non sembra ancora iniziata la tregua. E c’è da scommettere che lo scontro è appena agli inizi.
Rosario Faggiano