LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/IX – 24 luglio 2012)

SALICE – Il vicesindaco Gaetano Ianne, finito nel mirino dopo una condanna per falsa testimonianza, si difende

“Sono sereno, non mi dimetto”

E stasera una riunione del direttivo sezionale del Pd dovrà esprimersi sulla vicenda
SALICE - “Contro di me soltanto subdoli e infondati attacchi politici sferrati da una parte dell’opposizione”. Il vicesindaco Gaetano Ianne, destinatario nel 2010 di una condanna (patteggiata) per falsa testimonianza, non sembra intenzionato a lasciare la carica di vicesindaco come richiesto da una parte dell’opposizione. Si dice, anzi, “sereno” perché confortato dalla “fiducia e dalla stima assoluta e incondizionata del sindaco e della grandissima maggioranza dei cittadini”. E poi passa al contrattacco. Sotto il suo tiro non solo l’Idv che, attraverso il dirigente provinciale Luigi Renna, ha diffuso la notizia del reato commesso in un processo per abuso edilizio riguardante un cittadino salicese, ma anche chi in questi giorni ha chiesto al sindaco Pippi Tondo di “congedarlo” o di fare chiarezza.
“Al sottoscritto – dice Ianne - non può essere imputato nulla poiché è la stessa legge a tutelare il suo diritto a ricoprire la carica di vicesindaco, pur in presenza del tanto chiacchierato suo patteggiamento per un reato che nulla ha a che vedere con quelli previsti dagli articoli 58 e 59 del decreto legislativo 267/2000 (cause ostative alla candidatura e sospensione e decadenza di diritto, ndr) e dall’altra normativa di riferimento. La strumentalità di tali attacchi, aventi caratura puramente personale, nasconde male l’incapacità di una parte dell’opposizione di promuovere un sano e corretto contraddittorio politico con l’Amministrazione la quale, invece, mette al centro della discussione argomenti concreti, riguardanti il bene della comunità”.
Il vicesindaco, dunque, replica all’Idv, ovvero ad uno dei partiti che ha sottoscritto il ricorso al Tar per la mancata nomina di un assessore donna:
“Io non prendo in considerazione le opinioni espresse da partiti di nessuna valenza numerica che, avendo incassato un magrissimo risultato elettorale, cercano attraverso modi assurdi di collocare i loro non eletti in assessorati che i cittadini non hanno inteso concedere loro. I pseudo dirigenti di questi partiti dovrebbero concentrare i loro sforzi per far acquisire consenso, anziché usare quello degli altri per i loro fini politici. Ricordo ad essi che in Italia vige il principio della democrazia rappresentativa e non dei nominati tanto antipatici all’onorevole Antonio Di Pietro!”.
Ianne conclude ribadendo che la coalizione è coesa e forte.
Questa sera, alle 20.30, il direttivo sezionale discuterà della vicenda.
Rosario Faggiano