LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/7 dell’11 giugno 2008)
SALICE – L’ex sindaco ritorna in aula, a sorpresa, dopo un anno di assenza. E sono “scintille”
Scontro Gravili-De Mitri, salta il Consiglio
Necessaria la presenza delle forze dell’ordine per ristabilire la calma
SALICE – Consiglio di fuoco con epilogo inedito. La seduta di ieri sera è saltata prima ancora dell’avvio dell’esame dei punti all’ordine del giorno. Il sindaco Donato De Mitri ha sciolto l’assemblea dopo uno scontro verbale con il consigliere d’opposizione Cosimo Gravili. Quest’ultimo, presente in Consiglio a sorpresa, rientrava in aula dopo un anno di assenza polemica provocata, a suo dire, dagli “atteggiamenti antidemocratici” del primo cittadino. L’Assemblea era stata convocata per esaminare essenzialmente due argomenti: lo schema di convenzione per la realizzazione di una centrale fotovoltaica e l’approvazione di lavori presso l’ex complesso edilizio Caer (importo 150mila euro).
La seduta si è aperta, come al solito, con le comunicazioni del sindaco. E subito dopo è avvenuto il patatrac. Gravili, ottenuto di poter fare una domanda al segretario comunale, ha chiesto la lettura dell’articolo 62 del regolamento del Consiglio (riguardante il comportamento dei consiglieri). De Mitri, a questo punto, non ha ritenuto di poter accogliere la richiesta contestando la modalità di formulazione della domanda. Secondo il primo cittadino sarebbe stata un po’ troppo “imperativa”. Da qui il primo scontro verbale, culminato nella richiesta di intervento, da parte del sindaco, delle forze dell’ordine presenti (carabinieri e polizia urbana). Su disposizione di De Mitri, dunque, questo primo round si è poi concluso con l’interruzione della seduta. Durante i pochi minuti di “pausa” tutti i consiglieri di maggioranza di centrosinistra si sono appartati per discutere il da farsi. Al loro rientro, però, la situazione non è cambiata. Il battibecco fra De Mitri e Gravili è ripreso come prima.
“Io devo continuare la seduta – ha detto il primo cittadino – durante le comunicazioni del sindaco non si possono fare interventi. Qui non è previsto a chicchessia di ordinare”.
“Io non sono un chicchessia, sono un consigliere – ha ribadito Gravili - devo sapere il contenuto del regolamento. Ho chiesto di fare una semplicissima domanda e ne avete fatto una tragedia”.
De Mitri, quindi, ormai dinanzi ad un’impasse, rimasta tale anche dopo diversi inviti a riprendere i lavori, ritenendo che non ci fossero più le condizioni per andare avanti, ha deciso di sciogliere la seduta.
La seduta si è aperta, come al solito, con le comunicazioni del sindaco. E subito dopo è avvenuto il patatrac. Gravili, ottenuto di poter fare una domanda al segretario comunale, ha chiesto la lettura dell’articolo 62 del regolamento del Consiglio (riguardante il comportamento dei consiglieri). De Mitri, a questo punto, non ha ritenuto di poter accogliere la richiesta contestando la modalità di formulazione della domanda. Secondo il primo cittadino sarebbe stata un po’ troppo “imperativa”. Da qui il primo scontro verbale, culminato nella richiesta di intervento, da parte del sindaco, delle forze dell’ordine presenti (carabinieri e polizia urbana). Su disposizione di De Mitri, dunque, questo primo round si è poi concluso con l’interruzione della seduta. Durante i pochi minuti di “pausa” tutti i consiglieri di maggioranza di centrosinistra si sono appartati per discutere il da farsi. Al loro rientro, però, la situazione non è cambiata. Il battibecco fra De Mitri e Gravili è ripreso come prima.
“Io devo continuare la seduta – ha detto il primo cittadino – durante le comunicazioni del sindaco non si possono fare interventi. Qui non è previsto a chicchessia di ordinare”.
“Io non sono un chicchessia, sono un consigliere – ha ribadito Gravili - devo sapere il contenuto del regolamento. Ho chiesto di fare una semplicissima domanda e ne avete fatto una tragedia”.
De Mitri, quindi, ormai dinanzi ad un’impasse, rimasta tale anche dopo diversi inviti a riprendere i lavori, ritenendo che non ci fossero più le condizioni per andare avanti, ha deciso di sciogliere la seduta.
Rosario Faggiano