LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XI - 10 novembre 2016)

VEGLIE – Il Tribunale ha condannato a pagare magazzino, ditta e compagnia di assicurazione

Schiacciato da un cancello riceverà mezzo milione

Schiacciato da un cancello riceverà mezzo milione





VEGLIE – Subì lesioni invalidanti a causa della caduta del pesante cancello di un magazzino di materiale edile; per questo ha ottenuto un maxi risarcimento di circa 500mila euro.

La sentenza, della seconda sezione civile del Tribunale di Lecce, è giunta l’altro giorno. La vicenda, che vide coinvolto nel sinistro C.C. di Veglie, si verificò il 18 febbraio del 2010.

Quel giorno la vittima si era recata al magazzino per fare acquisti di materiale edile. Senonché, nell’uscire dal capannone laterale per raggiungere la sua auto, dovette superare il cancello d’accesso, quel giorno interessato da alcuni lavori di manutenzione. Proprio in quel momento il manufatto, pesante diversi quintali, “gli cadeva rovinosamente addosso, schiacciandolo”.

Il malcapitato, che non ebbe il tempo di sottrarsi alla caduta del pesantissimo cancello, venne soccorso immediatamente e trasportato d’urgenza all’ospedale.

Successivamente C.C., rimasto parzialmente invalido, assistito dal legale di fiducia Maria Lucia Pagliara, iniziò la sua battaglia legale per il riconoscimento del risarcimento dell’iniziale invalidità temporanea e del danno permanente subito.

Sono stati chiamati in causa i proprietari del magazzino, la ditta che stava eseguendo i lavori sul cancello e la compagnia di assicurazioni della ditta. A conclusione della causa civile, il Tribunale ha condannato i titolari del magazzino e la ditta che eseguiva i lavori a pagare in favore di C.C., nella misura del 50 per cento ciascuno, la somma di circa 500mila euro, oltre interessi e spese legali.

Il Tribunale, inoltre, ha condannato l’assicurazione “a manlevare” la ditta dalle somme che la medesima “dovrà corrispondere a titolo di risarcimento all’attore”.
“Di fronte alla resistenza di tutti i soggetti coinvolti, nessuno dei quali riconosceva la propria responsabilità nell’accaduto – spiega l’avvocato Pagliara - la vittima si è vista costretta a rivolgersi al Tribunale per ottenere giustizia. Con la sentenza, emessa dopo un lungo e travagliato giudizio, finalmente il mio assistito ha ottenuto il riconoscimento dei suoi diritti”.
Rosario Faggiano