LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/9 del 10 giugno 2008)

La convenzione sul mega impianto della Belpower arriva oggi all’esame del Consiglio. Critiche nei giorni della vigilia

Salice, “scintille” in aula sul fotovoltaico

Il sindaco Donato De Mitri: “Un progetto coerente con le aspettative di sviluppo del territorio
SALICE – La centrale fotovoltaica da 10,5 megawatt progettata dalla Belpower approda in Consiglio. Il sindaco Donato De Mitri ha convocato per oggi, alle 19, una seduta dell’Assemblea cittadina per approvare lo schema di “convenzione amministrativa” predisposto al fine di regolare i rapporti fra il Comune e la società proponente in vista del rilascio dell’autorizzazione unica regionale. Quest’ultima, attualmente in fase istruttoria, dovrà essere definita dall’apposita conferenza di servizi già attivata presso l’Assessorato regionale allo Sviluppo economico. La prima riunione interlocutoria per l’acquisizione di pareri, nulla osta e atti di assenso da parte dei soggetti istituzionali interessati, peraltro, si è già tenuta il 29 maggio scorso. La convenzione che oggi sarà deliberata prevede una serie di impegni economici a carico di Belpower, nonché la durata del rapporto con il Comune (29 anni). La società dovrà assicurare all’Amministrazione un contributo iniziale “una tantum” di 200mila euro per la costruzione di un’opera pubblica e un contributo annuale di 70mila euro finalizzato allo sviluppo economico e culturale di Salice. Belpower, inoltre, dovrà corrispondere al Comune un ulteriore contributo annuale di 5mila euro da destinare alla promozione di campagne di sensibilizzazione sulle problematiche ambientali. Il primo dei due contributi annuali dovrà essere corrisposto al Comune per quindici anni, il secondo per cinque anni.
Altri impegni sono previsti a carico della società proponente in fase di gestione della centrale e in fase di cessazione delle attività.
In particolare la Belpower avrà l’obbligo di “favorire l’imprenditoria locale nella fase di realizzazione della struttura” e di “assumere almeno il 50 per cento delle unità lavorative previste per la conduzione dell’impianto, comunque con un minimo di due unità, tra i residenti a Salice”. E ancora: “di stipulare una fideiussione bancaria o assicurativa a favore dell’Amministrazione a garanzia dell’obbligo di ripristino dello stato dei luoghi a seguito di dismissione della centrale fotovoltaica” e di rendere disponibile l’impianto per verifiche e sopralluoghi periodici da parte dei tecnici del Comune.
“L’Amministrazione – spiega De Mitri – coerentemente con le leggi statali e regionali che regolano la materia, ha improntato un’azione che tenga conto di due fondamentali esigenze: favorire lo sviluppo di energie da fonti rinnovabili; salvaguardare le colture pregiate esistenti nel nostro territorio. Questa impostazione deriva direttamente dall’articolo 12 della legge 387/2003 dove è detto che gli impianti di produzione di energie da fonti rinnovabili possono essere realizzati in zone classificate agricole dai vigenti piani urbanistici tenendo conto nell’ubicazione delle disposizioni in materia di sostegno agricolo, con particolare riferimento alla valorizzazione delle tradizioni agroalimentari locali. Per gli impianti come quello di cui discuteremo domani (oggi, ndr) la competenza è della Regione; il Comune è tenuto ad esprimere semplicemente un parere tecnico nella conferenza di servizi. Il tentativo che l’Amministrazione sta compiendo è quello di attingere, ove possibile, da questi interventi che riguardano il territorio, risorse da destinare allo sviluppo delle nostre attività economiche, in particolare quelle agricole. In definitiva vogliamo coniugare una politica a favore delle energie pulite con quella della tutela e dello sviluppo, anche economico e culturale, del nostro territorio. Ai nostri detrattori – conclude - che parlano a vanvera senza conoscere e con il solo obiettivo di denigrare, risponderemo a tono nei prossimi giorni”.
Il progetto della Belpower è previsto su una superficie di circa 24 ettari, presso “masseria Fiuschi”, fra le località Monterruga e San Paolo. Si tratta di un parco fotovoltaico con capacità di produzione annua di oltre 15milioni di kilowatt/ora, sufficiente a coprire il fabbisogno energetico di circa 5mila famiglie, ovvero di 20mila abitanti.
Questa iniziativa, che nei giorni scorsi è stata oggetto anche di comizi dell’opposizione, potrebbe determinare in Consiglio un dibattito molto acceso fra maggioranza di centrosinistra e gruppi di minoranza (centrodestra e “La svolta-Sdi”).
Rosario Faggiano