LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/10 del 9 maggio 2008)
Il primo cittadino mette le mani avanti e denuncia una disastrosa situazione ereditata dalla passata amministrazione
Salice, “il Comune affoga nei debiti”
Oltre mezzo milione di euro: non si pagavano neanche i canoni. E ora alle scuole potrebbero tagliare acqua e gas
Secondo voci, si rischia pure il pignoramento del televisore nella stanza del sindaco
SALICE – “I debiti non pagati dalla passata maggioranza non ci permettono di amministrare con efficacia”. Il sindaco Donato De Mitri e tutti i suoi assessori hanno fatto affiggere un manifesto con il quale denunciano la drammatica situazione dei conti del Comune. L’attuale Amministrazione di centrosinistra, ad un anno dal suo insediamento, rende noto un elenco di debiti lasciati “in eredità” dalla passata giunta di centrodestra presieduta dall’ex sindaco Cosimo Gravili.
“Dal nostro insediamento ad oggi – spiegano il sindaco e gli assessori – siamo stati costretti ad affrontare una difficilissima situazione economica dovuta soprattutto a debiti non pagati, anche per forniture periodiche di beni e servizi. Per essere più chiari, non si pagavano regolarmente i canoni relativi alla fornitura di gas, di acqua o di raccolta rifiuti. A causa di tale situazione l’Aqp ha minacciato di tagliare la fornitura dell’acqua alle scuole ed al Comune e la società che gestisce la raccolta dei rifiuti ha paventato l’ipotesi di interrompere il servizio”.
Il manifesto riporta, dunque, il seguente elenco di debiti stilato a maggio dell’anno scorso, ovvero all’inizio del mandato dell’attuale maggioranza: Monteco (raccolta rifiuti) 193.467 euro, Caparelli Impianti (pubblica illuminazione) 76.467; Borelli (gestione canile comunale) 15.332; Italgas – Eni 23.422; Nubile (ex gestore servizio raccolta rifiuti) 50mila; Aqp 5mila; Ambarabà (centro socio-educativo per minori) 62.126; Istituto suore discepole “Sacro cuore” per minori 45.365; Casa del fanciullo Boncore 49.414; Tec service 8.130; tipografia Minigraf 13.815; Grafiche Gaspari 7.267. In tutto 549.805 euro (ma l’Amministrazione precisa che l’elenco pubblicato contiene soltanto “alcuni” dei debiti lasciati dalla passata maggioranza).
Fonti bene informate, peraltro, sostengono che nei giorni scorsi sarebbe stato pignorato perfino il televisore della stanza del sindaco.
“Alla forte esposizione debitoria – si legge ancora nel manifesto – va aggiunta l’ulteriore spesa derivante dall’attivazione delle procedure esecutive volte al recupero dei debiti non pagati. Ciò comporta, quindi, un inevitabile ritardo nel pagamento delle forniture correnti che genera un circolo vizioso a cui con fatica stiamo cercando di rimediare. Ciò non vuole rappresentare un alibi rispetto a quello che abbiamo programmato di fare, anzi ci sentiamo maggiormente spronati a continuare nell’azione di risanamento e a portare avanti un importante programma di opere pubbliche”.
Alla conclusione del manifesto la giunta comunica che a breve inizieranno, fra l’altro, i seguenti lavori: ristrutturazione degli edifici scolastici, ampliamento del cimitero, risanamento della biblioteca comunale, illuminazione dei rondò della circonvallazione, sistemazione di strade interne e di piazza Plebiscito, ristrutturazione di alcune sale del Convento.
Rosario Faggiano