LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XII – 28 ottobre 2012)
VEGLIE – Aprile replica ai consiglieri di opposizione Nicolaci e Spagnolo
“Rete pluviale a rischio? Colpa dell’ex amministrazione”
“Si è perso un anno perché il progetto era sbagliato”
VEGLIE – “La rete pluviale rischia di non essere completata per colpa degli errori della passata Amministrazione”. Il sindaco Sandro Aprile replica ai consiglieri di opposizione Maurilio Nicolaci e Maurizio Spagnolo i quali, nei giorni scorsi, hanno accusato l’attuale maggioranza di “incompetenza” per aver determinato la perdita del finanziamento di oltre 2milioni e 200mila euro (fondi Por 2000/2006), concesso dalla Regione per la realizzazione dell’importante opera di prevenzione contro gli allagamenti del centro abitato.
Il primo cittadino così ricostruisce la vicenda iniziata nel 2008: “Il progetto – ricorda - in parte era sbagliato. Si è perso un anno per la perizia di variante. L’elaborato tecnico, inoltre, prevedeva il recapito finale delle acque piovane a sud di Veglie, su un terreno di proprietà della società Pezzo della Casa. Quest’ultima, ritenendosi danneggiata, propose ricorso al Tar. La stessa società, nel 2008, presentò al Comune una proposta che, in accordo con un privato confinante, prevedeva lo spostamento del recapito finale su un’altra zona da subito disponibile. Su questa soluzione inspiegabilmente la Giunta presieduta da Fernando Fai, con apposito atto, deliberò parere sfavorevole”.
Secondo Aprile, dunque, sarebbe stata proprio questa decisione “la madre di tutti i guai per il Comune” perché, da quel momento, la ditta “Pezzo della Casa” avviò il lungo contenzioso giudiziario conclusosi, a favore del Comune, soltanto nel novembre 2011, troppo tardi per completare i lavori entro i termini previsti.
“L’attuale Amministrazione – precisa Aprile - ha difeso tenacemente la realizzazione dell’opera in tutte le sedi giudiziarie. Il nostro impegno è ora quello di adoperarci, presso la Regione, il Ministero e l’Unione Europea, per ottenere una proroga che permetta la conclusione dei lavori di un’opera di fondamentale importanza. Si preoccupi – conclude - chi oggi è all’opposizione e ieri era in maggioranza: gli errori della passata giunta non saranno pagati dai cittadini, ma dai responsabili che hanno generato eventuali danni”.
Il primo cittadino così ricostruisce la vicenda iniziata nel 2008: “Il progetto – ricorda - in parte era sbagliato. Si è perso un anno per la perizia di variante. L’elaborato tecnico, inoltre, prevedeva il recapito finale delle acque piovane a sud di Veglie, su un terreno di proprietà della società Pezzo della Casa. Quest’ultima, ritenendosi danneggiata, propose ricorso al Tar. La stessa società, nel 2008, presentò al Comune una proposta che, in accordo con un privato confinante, prevedeva lo spostamento del recapito finale su un’altra zona da subito disponibile. Su questa soluzione inspiegabilmente la Giunta presieduta da Fernando Fai, con apposito atto, deliberò parere sfavorevole”.
Secondo Aprile, dunque, sarebbe stata proprio questa decisione “la madre di tutti i guai per il Comune” perché, da quel momento, la ditta “Pezzo della Casa” avviò il lungo contenzioso giudiziario conclusosi, a favore del Comune, soltanto nel novembre 2011, troppo tardi per completare i lavori entro i termini previsti.
“L’attuale Amministrazione – precisa Aprile - ha difeso tenacemente la realizzazione dell’opera in tutte le sedi giudiziarie. Il nostro impegno è ora quello di adoperarci, presso la Regione, il Ministero e l’Unione Europea, per ottenere una proroga che permetta la conclusione dei lavori di un’opera di fondamentale importanza. Si preoccupi – conclude - chi oggi è all’opposizione e ieri era in maggioranza: gli errori della passata giunta non saranno pagati dai cittadini, ma dai responsabili che hanno generato eventuali danni”.
Rosario Faggiano