LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/11 del 25 ottobre 2008)
SALICE – Ai “saldi” il materiale che delimitava il centro polifunzionale
“Recinzione metallica, ottimo stato, vendesi”. Il Comune propone un originale “affare”
SALICE – Recinzione metallica usata, ottimo stato, vendesi. Prezzo richiesto: 16.156,70 euro. Il Comune è alla ricerca di un acquirente per i cinque cancelli e la rete metallica tipo “Orsogrill” non più necessari per delimitare il “Centro polifunzionale” (Biblioteca comunale, sala convegni e sede del Consorzio del “Salice Salentino doc”). L’Amministrazione, che da tempo ha stabilito di rendere fruibile l’area verde del complesso abbattendo la recinzione attualmente esistente, vorrebbe poter disporre di somme aggiuntive da investire nell’ambito del progetto di manutenzione straordinaria e di adeguamento normativo della struttura. Quest’ultimo, dell’importo di 50mila euro, sarà realizzato a breve attraverso l’utilizzazione di un apposito mutuo della Cassa Depositi e Prestiti. Il ricavato della vendita dei cancelli e della recinzione (che dovrebbero essere smontati a cura e a spese del compratore), stando alle intenzioni della maggioranza di centrosinistra guidata dal sindaco Donato De Mitri, dovrebbe essere destinato alla costruzione di un campo di bocce e all’acquisto di arredo urbano da installare nei giardini intorno al Centro polifunzionale. Peccato che, al momento, l’obiettivo non sia stato centrato. L’avviso per la vendita del materiale, pubblicato già da alcune settimane, alla sua scadenza (20 ottobre scorso), non ha avuto, infatti, esito positivo (nemmeno un’offerta risulta essere stata depositata). Eppure, secondo il Comune, l’offerta sarebbe molto vantaggiosa. La recinzione, realizzata alla fine degli anni ’80 durante la costruzione del primo lotto del Centro polifunzionale, ha una lunghezza complessiva, escluso i cancelli, di oltre 300 metri lineari, per 550 metri quadri. Attuale prezzo commerciale: quasi 48mila euro. A quanto sembra, fallito il primo tentativo, l’Amministrazione avrebbe in mente di offrire l’inferriata, attraverso un nuovo avviso, ad un prezzo ulteriormente ribassato. Insomma, la crisi si fa sentire, anche quando a proporre un affare è un’istituzione.
Rosario Faggiano