LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VIII – 20 settembre 2015)
SALICE – Non si placano le proteste sull’area adiacente a Guagnano
Prolungamento di via Vescovo Faggiano: "Una zona senza illuminazione pubblica, assediata da topi e degrado"
Il consigliere Rosato: “L’Amministrazione intervenga
SALICE – “Degrado nel prolungamento di via Vescovo Faggiano”. Il consigliere di opposizione Tonino Rosato denuncia lo stato di abbandono in cui verserebbe il piccolo quartiere di Salice adiacente alla periferia di Guagnano.
Questa zona, in cui sono attivi alcuni esercizi commerciali che si affacciano sulla strada - prolungamento di via vescovo Faggiano - che collega i due Comuni contigui, comprende anche vie interne dove risiedono diverse famiglie.
Si trova al di là del passaggio a livello della Sud-Est, a poche centinaia di metri dalle ultime case di Salice.
Pur essendo a ridosso di Guagnano, dunque, l’area è di competenza dell’Amministrazione guidata dal sindaco Pippi Tondo.
“L’intera zona – dice Rosato – è abbandonata a se stessa. E’ priva dei servizi essenziali ed è invasa dai topi nelle ore notturne a causa della presenza di un canale a cielo aperto. La strada principale è ad alta densità di traffico ed è frequentata anche da ciclisti e pedoni. La loro sicurezza è fortemente messa in pericolo, soprattutto durante la sera, a causa della completa assenza di illuminazione pubblica”.
Secondo Rosato, dunque, la situazione determinerebbe gravi pericoli per l’incolumità delle persone e problemi di viabilità.
“I residenti – aggiunge - da anni segnalano queste criticità senza ottenere riscontro. Nella zona abitano cittadini che pagano regolarmente i tributi comunali ma, a fronte di ciò, non ricevono servizi di urbanizzazione. Si ricordano di loro solo al momento di riscuotere le tasse. Il sindaco ha fatto una serie di promesse, sistematicamente disattese. Prima da cittadino, poi da amministratore responsabile, non posso che denunciare tali mancanze sentendomi indignato da questa Amministrazione che dinanzi ad ogni questione rimane inerme e impassibile”.
Rosario Faggiano