LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/IX - 31 agosto 2017)
GUAGNANO
"Premio Terre del Negroamaro", l’opposizione spara a zero
GUAGNANO – “Il Premio Terre del Negroamaro ha perso forma e sostanza, identità e qualità”. “Vite in comune”, il gruppo di opposizione formato da François Imperiale, Mimma Leone, Giusi Ricciato e Antonio Degli Atti, critica l’edizione 2017 organizzata dal Comune e dal Comitato tecnico operativo dal 17 al 18 agosto.
In una lunga nota, la minoranza evidenzia il calo di presenze e tutto ciò che non sarebbe stato all’altezza del progetto originario.
“Il Premio di quest’anno – affermano i consiglieri - è sembrato più volto a curare le relazioni amical-sentimentali di qualche assessore, piuttosto che rappresentare, come auspicato, il momento cardine di una strategia di marketing territoriale. Sin dalla prima serata era tangibile come la comunità guagnanese, che insieme all’identità territoriale e all’enogastronomia locale sarebbe dovuta risultare la legittima protagonista, fosse paradossalmente stata tagliata fuori dall’evento”.
La serata clou, poi, avrebbe evidenziato anche assenza di struttura, contenuti e magia.
“Occorre avere l’onestà intellettuale di ammettere – aggiungono – che la nona edizione ha segnato un clamoroso fallimento, nonostante l’impegno di 54mila euro. L’impianto strutturale si è mosso nella schizofrenia e nell’improvvisazione. È vero, c’è stata Antonella Ruggiero, ma un evento culturale non si può ridurre alla scelta del singolo artista. Il Premio soffre a causa dello stravolgimento progressivo avvenuto nelle ultime edizioni dell'idea iniziale, contenuta in un progetto di sviluppo articolato”.
Secondo i consiglieri bisognerebbe tornare alle origini. “La costituzione di una Fondazione – concludono - è una strada possibile”.
Rosario Faggiano