LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X del 7 novembre 2009)

GUAGNANO – Antonio Maci, di 73 anni, dopo il temporale era preoccupato per le infiltrazioni

Precipita e muore mentre controlla i danni del tetto

GUAGNANO – Precipita dal tetto e muore sul colpo. E’ deceduto così Antonio Maci, 73 anni, contadino in pensione. La tragedia si è consumata ieri, intorno alle 13, quando l’anziano uomo, preoccupato dei possibili danni che il forte temporale, da poco attenuato, poteva aver procurato alla sua abitazione, in via IV novembre, e al contiguo negozio di fiori “Pensieri floreali” di proprietà della figlia Franca, aveva deciso di ispezionare le terrazze per controllare la piena funzionalità dei tubi di scolo delle acque piovane. Probabilmente era anche sua intenzione verificare le eventuali cause delle infiltrazioni che da qualche tempo aveva notato sul soffitto del negozio della figlia. In quel momento piovigginava ancora. Non si sa esattamente per quanto tempo si è trattenuto sulla terrazza, né cosa stesse facendo al momento dell’incidente. Ad un certo punto si è avvicinato al parapetto, verso l’orto del suo vecchio garage, e subito dopo è caduto, da non più di tre metri, sbattendo violentemente la testa.
La figlia Franca, che in negozio ultimava il sospeso prima della chiusura pomeridiana, ha cominciato a notare la prolungata assenza del padre il quale, da sempre, costantemente cercava di starle a fianco, pronto a rendersi utile e a dare una mano, anche in veste di fattorino per la consegna a domicilio delle composizioni floreali. E’ stata lei ad accorgesi della tragedia. Ha trovato il padre nell’orto riverso in un lago di sangue. Resasi conto della gravità delle ferite, ha immediatamente dato l’allarme. I sanitari del 118, sopraggiunti poco dopo, purtroppo non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul luogo sono intervenuti anche i carabinieri della locale caserma e gli agenti della polizia municipale. Sulle cause della caduta si pensa ad un’improvvisa perdita d’equilibrio dovuta, forse, al lastricato solare viscido. Più verosimile, però, sembra essere l’ipotesi che Maci possa essere stato colto da malore.
“La tragedia – dice sconcertato il cugino Rossano Cremis – ha creato un terribile vuoto in tutti noi. Era un uomo onesto e un gran lavoratore. In tutta la mia vita non l’ho mai visto arrabbiato. Amava la sua famiglia e soprattutto i suoi tre nipoti”.
Maci lascia la moglie Concettina e le figlie Franca e Daniela.
 
Rosario Faggiano