LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/VI – 27 agosto 2016)

Quest’anno si è verificata un’incidenza molto bassa delle malattie della vite

Pochi "attacchi" alle piante

Pochi
Nonostante le piogge di inizio aprile, la fitopatia non si è diffusa in modo virulento come si era temuto




Un 2016 eccezionale anche dal punto di vista fitosanitario. Le piante, quest’anno, non hanno subito danni dagli attacchi delle malattie tradizionali della vite.

In generale l’incidenza di queste ultime è stata bassa; si sono presentate peronospora e oidio prima di maggio, poi contenute per assenza di pioggia. In alcuni casi ha inciso scarsamente peronospora , tignola e botrite, un po’ di più oidio.

Al momento, comunque, la situazione nel Salento può definirsi più che buona: l’uva è sana e la maturazione procede regolarmente.

“Le piogge di inizio aprile – spiega Gianvito Rizzo, titolare di “Feudi di Guagnano” - hanno determinato l’avvio delle infezioni di peronospora, che si sono manifestate nella seconda metà del mese. Tuttavia, nonostante le temperature superiori alle medie del periodo e le frequenti piogge, la fitopatia non si è diffusa in modo virulento come si era temuto inizialmente. I venti settentrionali che hanno caratterizzato l’intera annata, sin dalla ripresa vegetativa, con conseguenti bassi valori di umidità relativa, anche nelle ore notturne, hanno impedito lo sviluppo dannoso della malattia. L’infezione dell’apparato fogliare ha riguardato prevalentemente il tratto basale e mediano dei tralci. Rare le infezioni in forma larvata sui grappoli, ad eccezione di alcuni vigneti non difesi adeguatamente dalla fitopatia, dove si sono verificati attacchi sull’uva, in alcuni casi anche gravi. Per quanto riguarda l’oidio, le infezioni sono state rilevate sui grappoli nel periodo che va dall’invaiatura, fino all’allegagione. Come per la peronospora, anche per l’oidio non si sono verificati attacchi particolarmente virulenti”.

Il dato positivo del Salento corrisponde solo in parte a quello del resto della Puglia.

Giuseppe Colopi, direttore tecnico di Agricola Candida di Trinitapoli, prevede nell’area foggiana e della Bat, gradazioni delle uve più basse e quantità in diminuzione rispetto al 2015. Tuttavia, pur con qualche perplessità sulla maturazione fenolica, Colopi considera l’annata del Nord Puglia complessivamente buona.
Rosario Faggiano