LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XVII - 4 maggio 2017)

LECCE – Prende il via agli Olivetani l’antologica del maestro del maestro composta da 25 tele emulsionate

Percorsi visuali di Sergio Miglietta

Percorsi visuali di Sergio Miglietta







LECCE - L’estro e la creatività di Sergio Miglietta negli spazi dell’ex monastero degli Olivetani (Unisalento). Taglio del nastro oggi alle 18 per la mostra antologica dell’artista salentino, realizzata nell’ambito del progetto “Sull’arte contemporanea: metodologia e ricerca nei luoghi dell’Università”.

Ideato nel 2014 da Letizia Gaeta, delegata del Rettore per la “Conoscenza”, e curato da Massimo Guastella, docente di Storia dell’arte contemporanea del corso di laurea in Beni Culturali, il percorso ha l’obiettivo di puntare i riflettori sulle diverse espressioni della cultura visiva moderna, per promuovere “conoscenze, riflessioni e messa in valore di alcune personalità dello scenario artistico del nostro tempo, appartenenti al territorio e no”.

Miglietta presenta alcune significative opere, venticinque tele emulsionate, frutto della sua quarantennale ricerca “visuale”, apprezzata dalla critica in tanti appuntamenti espositivi locali e nazionali.

Dell’artista salentino si sono occupati, fra gli altri, Bruno Munari, Enrico Crispolti, e Paolo Portoghesi, tutti esponenti di primo piano del mondo dell’arte e della cultura contemporanea.

“Le tele di Miglietta – viene spiegato dai promotori - registrano lo spostamento dalla tecnica pittorica tradizionale all’esecuzione per mezzo della luce, mediante il fissaggio di tipo fotografico ottenuto per emulsione”.

Nelle sue opere, l’autore salentino ha analizzato i processi ottici, i raggi riflettenti e quelli rifrangenti o filtranti o assorbenti, i rapporti tra luce, colore e forma, scomponendoli e ricomponendoli in “segni simbolici della nostra contemporaneità”.

Sulle tele emulsionate, “il fatto fisico è espresso in un linguaggio astratto geometrico, che supera la piatta riproduzione svelando carica emozionale ed evocativa”.

Guastella, così scrive di Miglietta: “La ricerca sulla proiezione della luce condotta, entro un quarantennio, ha comportato la realizzazione di opere bidimensionali che configurano i processi percettivi dei fenomeni della luce resi immagini estetiche. Non che si sia trattato di un percorso originale, se pensiamo a Moholy-Nagy in campo internazionale e Bruno Munari in quello nazionale solo per fare due nomi, tuttavia Miglietta, negli esiti del fissaggio di tipo fotografico che ottiene per emulsione sulle tele, può vantare una prerogativa che gli è propria: lo spostamento dalla tecnica pittorica tradizionale all’esecuzione per mezzo della luce, che porta più avanti le ricerche dello stesso Munari degli anni cinquanta”.

“Le sue opere – aggiunge il docente universitario - si presentano in forme compatte, che richiamano il linguaggio dell’astrazione, dotate di equilibri costruttivi e corrispondenze armoniche di linee e colori. Le tele emulsionate, che Miglietta presenta nel formato canonico del quadro a parete, tutte tese a formulazioni aniconiche del fatto fisico, esprimono una vigorosa carica emozionale ed evocativa e rivelano una qualità artistica che supera la piatta riproduzione per composizioni vive e gradevoli oltre che di felice intuizione”.

Miglietta, nato a Squinzano nel 1953, ha avviato la sua attività espositiva nel 1976, con la mostra “Ricerca estetica e luce polarizzata”. Successivamente ha svolto attività artistica in diverse città d’Italia. Ha allestito, fra l’altro, mostre personali presso il suo laboratorio “Abitacolo”, nel centro storico di Lecce.

La mostra di Sergio Miglietta agli Olivetani rimarrà aperta al pubblico fino al 9 giugno.
Rosario Faggiano