LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/III – 14 sett. 2011)
Oggi Paola dovrebbe tornare a casa. La salma sarà tumulata nella tomba di famiglia
Per sempre accanto a Mirko
Domani i funerali nella chiesa parrocchiale “nel rispetto del dolore della famiglia”
VILLA BALDASSARRI (GUAGNANO) – Paola sarà tumulata nella cappella di famiglia accanto al fratello Mirko scomparso pochi anni fa, a seguito di incidente stradale, all’età di appena ventiquattro anni. Cosima e Antonio, genitori dei due poveri ragazzi, costruirono la tomba al centro del cimitero di Villa Baldassarri dopo la perdita del primo figlio. La salma di Paola probabilmente arriverà oggi (il fratello Diego è partito per Roma ieri sera e questa mattina dovrà espletare tutte le pratiche necessarie per il rientro), ma i funerali potrebbero svolgersi, nella chiesa parrocchiale “Madonna del Carmelo”, soltanto domani. Il desiderio dei genitori è quello di poter svolgere le esequie senza clamore e che, almeno per tutta la durata del rito religioso, venga rispettato il loro dolore con lo spegnimento dei riflettori nazionali, ormai ininterrottamente puntati sulla triste vicenda.
Il consigliere comunale François Imperiale ricorda: “Paola aveva un gattino e lo portava sempre con sé. Non si separava da lui nemmeno quando viaggiava. Mi sembra impossibile che una ragazza così dolce, che amava gli animali e che adorava la sua famiglia, abbia fatto una fine assurda. Sua madre, una donna cattolica impegnata nel sociale, ha dedicato a lei e ai suoi fratelli la massima attenzione possibile. Credo che non si può giudicare il modo in cui una giovane muore. Piuttosto bisogna riflettere sull’assenza di valori saldi e seri di riferimento, in tutti i livelli istituzionali del Paese, per i giovani di oggi. Considero la morte della ragazza come un fallimento di ognuno di noi perché non sappiamo costruire modelli positivi di società. Soprattutto in questo senso ritengo Paola una vittima”.
Il consigliere comunale François Imperiale ricorda: “Paola aveva un gattino e lo portava sempre con sé. Non si separava da lui nemmeno quando viaggiava. Mi sembra impossibile che una ragazza così dolce, che amava gli animali e che adorava la sua famiglia, abbia fatto una fine assurda. Sua madre, una donna cattolica impegnata nel sociale, ha dedicato a lei e ai suoi fratelli la massima attenzione possibile. Credo che non si può giudicare il modo in cui una giovane muore. Piuttosto bisogna riflettere sull’assenza di valori saldi e seri di riferimento, in tutti i livelli istituzionali del Paese, per i giovani di oggi. Considero la morte della ragazza come un fallimento di ognuno di noi perché non sappiamo costruire modelli positivi di società. Soprattutto in questo senso ritengo Paola una vittima”.
Rosario Faggiano
N.B. : Quest’articolo è stato pubblicato nell’ambito del servizio riguardante la scomparsa della ventitreenne Paola Caputo, rimasta soffocata in un garage di via Settebagni, alla periferia di Roma, dalle corde usate per un gioco erotico orientale organizzato con un'amica (ricoverata in ospedale in grave condizioni) e l’ingegnere romano Soter Mulè (42 anni). Quest’ultimo è stato arrestato per omicidio colposo.