LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/III – 20 maggio 2015)
LA PROTESTA – DISAGI PER I PROFESSIONISTI. Il presidente del Collegio, Eugenio Rizzo, giudica la decisione “sbagliata e illogica” e chiede la revoca del provvedimento
Parcheggio all'ex Catasto, scatta la rivolta dei geometri
NOTEVOLI DISAGI – Si lamenta l’assoluta carenza di spazi che consentano alla categoria ed ai lavoratori l’accesso all’Ufficio del Territorio
Gli iscritti all’Albo minacciano di ricorrere allo scioper se l’area rimarrà chiusa
LECCE - Geometri in rivolta per la chiusura dei parcheggi dell’ex Catasto. Eugenio Rizzo, presidente del Collegio provinciale e del Comitato regionale dei Geometri, punta l’indice contro l’Agenzia del Demanio, proprietaria del piazzale di via Gallipoli, per aver sbarrato l’accesso alle auto in un’area da sempre utilizzata, oltre che dai residenti, anche dai geometri liberi professionisti che, per ragioni di lavoro, frequentemente devono accedere all’Ufficio del Territorio (ex Catasto).
Una decisione definita da Rizzo, senza mezzi termini, “sbagliata e illogica” e, pertanto, da revocare al più presto. Caso contrario annuncia azioni di protesta ed iniziative per tutelare la categoria.
Questa nuova presa di posizione si aggiunge a quella che, nei giorni scorsi, è stata manifestata dai dipendenti dell’ex Catasto, profondamente contrariati dall’installazione dei piloni in cemento e dalle catene che impediscono di parcheggiare le proprie vetture. Insomma, la vicenda rischia di diventare “un vero e proprio caso”.
“Il nostro Collegio – dice Rizzo – non può assolutamente condividere l’iniziativa. Anche se ispirata da motivazioni di sicurezza, la decisione di chiudere il parcheggio è stata presa frettolosamente e senza tener conto delle conseguenze e dei disagi che avrebbe arrecato ai cittadini e ai lavoratori. In una città interessata da crescenti problemi di traffico e privata, negli ultimi mesi, di centinaia di posti auto per la chiusura di alcuni parcheggi pubblici, l’inibizione di un’altra importantissima area, a servizio di un’utenza non secondaria, risulta inaccettabile. I geometri, in particolare, non si recano all’ex Catasto per passare il tempo. Svolgono, come è noto, un’attività che ha dei costi soprattutto per gli utenti-committenti. Costringere i professionisti a girare a vuoto, magari per ore, per cercare un parcheggio, non provoca soltanto disagio, ma anche pregiudizio sulla qualità e quantità dei servizi offerti ai cittadini. E’ vero che una parte considerevole delle attività dell’Agenzia delle Entrate può e deve essere espletata attraverso i moderni sistemi informatici-telematici, ma è anche vero che il front office garantito dall’Ufficio del Territorio tuttora risulta irrinunciabile”.
I geometri iscritti all’Albo provinciale, sono oltre 1.500. Distribuiti capillarmente in tutti i Comuni della provincia, questi professionisti quasi giornalmente devono raggiungere il capoluogo per curare pratiche di accatastamento, di frazionamento, di aggiornamento mappale e, in generale, di modifiche catastali a seguito di successioni o compravendite.
“Invito il direttore dell’Agenzia del Demanio – aggiunge il presidente del Collegio - a riconsiderare la questione, magari affidando la gestione del parcheggio alla Città di Lecce, così come già formalmente richiesto dall’Amministrazione comunale”.
Se poi l’invito dovesse essere ignorato e la chiusura del parcheggio dovesse ancora prolungarsi, Rizzo non esclude la possibilità estrema di proclamare uno sciopero di tutti gli iscritti all’Albo professionale del Collegio. (r.f.)
Articolo de “La Gazzetta del Mezzogiorno” pubblicato solo nella versione on line a causa dello sciopero dei poligrafici che ha impedito la distribuzione del giornale alle edicole.