IL CORRIERE VINICOLO (versione cartacea pag. 10 – 3 giugno 2013)
CELLINO SAN MARCO – Ipotesi d’installare circa 600 torri per oltre 1.400 megawatt
Pale eoliche nel Salento, il no dei produttori
Angelo Maci, presidente Consorzio Salice Salentino: “Non siamo contrari alle nuove tecnologie, ma vogliamo che vengano rispettate le produzioni tipiche del territorio. E’ arrivato il momento di prendere posizione forte e decisa”. Gianni Zonin: “Difendete questa bellissima terra”
CELLINO SAN MARCO (Brindisi) – Produttori salentini in rivolta contro il rischio invasione di pale eoliche. Centinaia di viticoltori delle aree doc del Nord Salento si sono riuniti, in occasione dell’apposita tavola rotonda organizzata nella sala convegni “Selvarossa” dal Consorzio di Tutela del “Salice Salentino dop”, per dire “no” all’ipotesi d’installare circa 600 torri del vento per una potenza complessiva di oltre 1400 megawat.
Secondo i dati emersi durante l’incontro, il territorio sarebbe interessato da ben 27 nuove richieste per la realizzazione di altrettanti progetti di parchi eolici, tutte regolarmente depositate presso le Istituzioni competenti per l’avviamento dei relativi procedimenti istruttori. Secondo gli organizzatori della tavola rotonda, dunque, il pericolo di un ennesimo “assalto” al territorio sarebbe concreto.
Angelo Maci, presidente delle Cantine Due Palme e del Consorzio Salice Salentino doc, nel suo intervento introduttivo ha detto: “Sono secoli che il Salento paga un prezzo altissimo alle politiche industriali che non hanno mai avuto rispetto per il territorio: penso alla centrale a carbone di Brindisi e alle sue industrie chimiche, penso al fenomeno della vetrificazione dei campi a seguito dell’installazione di parchi fotovoltaici che hanno cambiato l’aspetto delle nostre campagne. Noi non siamo contrari alle nuove tecnologie, ma vogliamo che vengano rispettate le produzioni tipiche del nostro e degli altri territori. E’ arrivato il momento, nel totale clima di assordante silenzio, per noi produttori, noi coltivatori, noi contadini che amiamo davvero questa terra, di prendere una posizione forte e decisa. Non consentiremo a nessuno di abusare della nostra terra, di violentare le nostre colture, di cancellare la nostra tradizione, di smantellare i nostri alberelli”.
La tavola rotonda, caratterizzata da non poche interruzioni da parte del pubblico, è stata animata da molti interventi. Hanno preso la parola, fra gli altri, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni, il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, l’imprenditore Gianni Zonin, il giornalista Antonello Caporale, la rappresentante di “Nessuno tocchi Caino” Elisabetta Zamparutti, i senatori Dario Stefano e Pietro Iurlaro, il docente universitario Erasmo Venosi, l’avvocato Mario Monopoli, il funzionario provinciale Mino D’Angelo, il presidente del Consorzio “Primitivo di Manduria” Antonio Resta, il sindaco di Cellino Francesco Cascione e il rappresentante del Wwf Francesco Di Lauro.
Particolarmente applaudito è stato l’intervento di Gianni Zonin, presidente dell’omonima Casa vinicola veneta proprietaria dell’azienda vitivinicola “Masseria Altemura” di Torre Santa Susanna (Brindisi).
“Difendete questa bellissima terra – ha esortato Zonin - le vostre tradizioni e i vostri valori. Le vere ricchezze del Salento sono l’agricoltura e il turismo. Nel mio Veneto, a seguito dell’espansione industriale, abbiamo consumato il nostro territorio per costruire capannoni. Oggi i capannoni stanno chiudendo perché c’è poco lavoro. Ma il terreno non tornerà più. E non vorrei che questi mega progetti eolici che vanno a snaturare le bellezze del territorio salentino si risolvano come i capannoni che noi abbiamo nel Veneto dove, nelle zone che vengono abbandonate, non ci vuole più energia perché non c’è nessuno che la chiede. Non fate quest’errore. Io credo che tutta l’Italia che ama le cose belle e la natura deve difendere il paese da questi progetti che sono distruttivi”.
Secondo i dati emersi durante l’incontro, il territorio sarebbe interessato da ben 27 nuove richieste per la realizzazione di altrettanti progetti di parchi eolici, tutte regolarmente depositate presso le Istituzioni competenti per l’avviamento dei relativi procedimenti istruttori. Secondo gli organizzatori della tavola rotonda, dunque, il pericolo di un ennesimo “assalto” al territorio sarebbe concreto.
Angelo Maci, presidente delle Cantine Due Palme e del Consorzio Salice Salentino doc, nel suo intervento introduttivo ha detto: “Sono secoli che il Salento paga un prezzo altissimo alle politiche industriali che non hanno mai avuto rispetto per il territorio: penso alla centrale a carbone di Brindisi e alle sue industrie chimiche, penso al fenomeno della vetrificazione dei campi a seguito dell’installazione di parchi fotovoltaici che hanno cambiato l’aspetto delle nostre campagne. Noi non siamo contrari alle nuove tecnologie, ma vogliamo che vengano rispettate le produzioni tipiche del nostro e degli altri territori. E’ arrivato il momento, nel totale clima di assordante silenzio, per noi produttori, noi coltivatori, noi contadini che amiamo davvero questa terra, di prendere una posizione forte e decisa. Non consentiremo a nessuno di abusare della nostra terra, di violentare le nostre colture, di cancellare la nostra tradizione, di smantellare i nostri alberelli”.
La tavola rotonda, caratterizzata da non poche interruzioni da parte del pubblico, è stata animata da molti interventi. Hanno preso la parola, fra gli altri, l’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Fabrizio Nardoni, il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna, l’imprenditore Gianni Zonin, il giornalista Antonello Caporale, la rappresentante di “Nessuno tocchi Caino” Elisabetta Zamparutti, i senatori Dario Stefano e Pietro Iurlaro, il docente universitario Erasmo Venosi, l’avvocato Mario Monopoli, il funzionario provinciale Mino D’Angelo, il presidente del Consorzio “Primitivo di Manduria” Antonio Resta, il sindaco di Cellino Francesco Cascione e il rappresentante del Wwf Francesco Di Lauro.
Particolarmente applaudito è stato l’intervento di Gianni Zonin, presidente dell’omonima Casa vinicola veneta proprietaria dell’azienda vitivinicola “Masseria Altemura” di Torre Santa Susanna (Brindisi).
“Difendete questa bellissima terra – ha esortato Zonin - le vostre tradizioni e i vostri valori. Le vere ricchezze del Salento sono l’agricoltura e il turismo. Nel mio Veneto, a seguito dell’espansione industriale, abbiamo consumato il nostro territorio per costruire capannoni. Oggi i capannoni stanno chiudendo perché c’è poco lavoro. Ma il terreno non tornerà più. E non vorrei che questi mega progetti eolici che vanno a snaturare le bellezze del territorio salentino si risolvano come i capannoni che noi abbiamo nel Veneto dove, nelle zone che vengono abbandonate, non ci vuole più energia perché non c’è nessuno che la chiede. Non fate quest’errore. Io credo che tutta l’Italia che ama le cose belle e la natura deve difendere il paese da questi progetti che sono distruttivi”.
Rosario Faggiano