LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 21 sett. 2012)
SALICE – Anna Maria Morì, mamma del sedicenne morto mentre veniva inseguito da un uomo in bicicletta, lancia un appello al titolare dell’inchiesta che vede indagato Cosimo Tresente
“Non chiudete il caso, Lorenzo poteva vivere”
La perizia, però, ha rilevato una malformazione cardiaca
SALICE – “Mio figlio conduceva una vita normalissima e non era malato. Spero che sulla vicenda sia fatta chiarezza fino in fondo”. Anna Maria Morì, mamma di Lorenzo Vecchio, il sedicenne deceduto lo scorso marzo dopo un litigio con un anziano del posto, non accetta l’ipotesi che l’inchiesta che vede indagato Cosimo Tresente venga archiviata. Dopo la relazione del medico legale Alberto Tortorella, che ha stabilito che il ragazzo era affetto da gravi problemi cardiaci, il sostituto procuratore Paola Guglielmi, infatti, potrebbe chiedere al gip l’archiviazione del procedimento ed escludere così eventuali responsabilità dell’anziano che inseguì in bicicletta il ragazzo ed un suo amico dopo aver ricevuto insulti.
“Lorenzo era un adolescente come tutti gli altri – sottolinea la mamma – era dolce, affettuoso e con tanta voglia di vivere. L’eventuale malformazione congenita che sarebbe stata riscontrata a livello cardiaco su mio figlio, fino al giorno della sua scomparsa non gli aveva dato disturbi particolari. Io dico soltanto che se l’episodio non fosse accaduto, Lorenzo sarebbe ancora con me, con suo papà e con suo fratello. Mio figlio era incapace di fare del male, ecco perché credo che quel maledetto giorno si sia trovato coinvolto per caso nello scherzo fatto all’anziano. Poi è stato inseguito ed ha avuto paura. E’ stato l’enorme spavento che lo ha portato alla morte. Non so cosa è stato esattamente refertato dal medico legale; i miei avvocati sicuramente valuteranno attentamente tutta la documentazione. Una cosa è certa però: non mi sembra giusto richiedere l’archiviazione di un caso che ha visto la morte di un ragazzo di sedici anni. Spero che il pubblico ministero si orienti in altra direzione”.
Poi il dolore prende il sopravvento: “Sento ancora la sua voce – dice Anna Maria fra le lacrime – è sempre nel mio cuore. Mi manca tantissimo”.
“Lorenzo era un adolescente come tutti gli altri – sottolinea la mamma – era dolce, affettuoso e con tanta voglia di vivere. L’eventuale malformazione congenita che sarebbe stata riscontrata a livello cardiaco su mio figlio, fino al giorno della sua scomparsa non gli aveva dato disturbi particolari. Io dico soltanto che se l’episodio non fosse accaduto, Lorenzo sarebbe ancora con me, con suo papà e con suo fratello. Mio figlio era incapace di fare del male, ecco perché credo che quel maledetto giorno si sia trovato coinvolto per caso nello scherzo fatto all’anziano. Poi è stato inseguito ed ha avuto paura. E’ stato l’enorme spavento che lo ha portato alla morte. Non so cosa è stato esattamente refertato dal medico legale; i miei avvocati sicuramente valuteranno attentamente tutta la documentazione. Una cosa è certa però: non mi sembra giusto richiedere l’archiviazione di un caso che ha visto la morte di un ragazzo di sedici anni. Spero che il pubblico ministero si orienti in altra direzione”.
Poi il dolore prende il sopravvento: “Sento ancora la sua voce – dice Anna Maria fra le lacrime – è sempre nel mio cuore. Mi manca tantissimo”.
Rosario Faggiano