LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XV – 28 sett. 2012)

SALICE – Furto nella notte fra luned́ e marted́ scorsi. Stessa tecnica utilizzata alla Conad

Neutralizzato l'allarme del laboratorio orafo, bottino seimila euro

SALICE - Intrusione notturna in un laboratorio orafo. Nel mirino è finito il negozio “L’orafo - Idee regalo Panico Preziosi” in via Cairoli. Il titolare è Ezio Panico originario di Novoli, ma trasferitosi a Salice dopo il matrimonio.
Il furto è avvenuto nella notte fra lunedì e martedì scorso. I malviventi sono riusciti ad introdursi nel locale dopo essere passati da un giardino che si affaccia su via Armando Diaz, una traversa della centralissima via Cairoli, e che confina con il laboratorio orafo.
Dopo aver scavalcato il muro di cinta, i malviventi (almeno due) si sono diretti verso una grata a protezione di una piccola finestra del locale di Ezio Panico. L’inferriata è stata divelta con facilità e così i ladri si sono introdotti nel negozio-laboratorio.
L’azione dei malviventi è stata piuttosto agevole. Il sistema di allarme, installato nel locale, non è entrato in funzione. E i ladri hanno potuto razziare gli oggetti di valore che erano esposti nel negozio con una certa facilità.
Il bottino, secondo quanto lo stesso orafo ha dichiarato ai carabinieri della stazione di Salice, si aggira intorno ai seimila euro. I ladri si sono impossessati di orologi, bracciali, collane d’oro e d’argento.
Il furto è stato scoperto l’indomani mattina. Il proprietario ha informato subito i carabinieri che sono giunti sul posto per un sopralluogo.
Ai militari Ezio Panico ha manifestato la sua rabbia e la sua preoccupazione perché la merce rubata non era coperta da alcun tipo di assicurazione.
L’azione dei ladri non è stata filmata dalle telecamere.
Quello al laboratorio-orafo di via Cairoli è solo l’ultimo di una serie di furti che sono stati messi a segno a Salice. Una decina di giorni fa, la banda del buco è riuscita ad introdursi nell’ufficio del titolare del Conad di via Giorgio La Pira. Anche in quel caso il sistema di allarme del supermercato non entrò in funzione.
Un’analogia che non è sfuggita ai militari che, al momento, non escludono eventuali collegamenti fra i due furti.