LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/IX - 15 luglio 2018)

SALICE – Il gruppo statuario “Madonna della Visitazione” attribuito ad artisti di scuola napoletana

Nel 1935 realizzate due copie per preservare le teste lignee

Nel 1935 realizzate due copie per preservare le teste lignee





SALICE – Il gruppo statuario della Vergine e di Santa Elisabetta risale alla prima metà del ‘700. Si tratta di una preziosa opera d’arte lignea comprendente due manufatti considerati, secondo parere tecnico dell’artista Rino Fantastico, “di una bellezza straordinaria per la loro plasticità ed eleganza”.

Le due statue, a manichino di dimensione naturale, hanno quattro articolazioni sugli arti. Non sono firmate. È noto, tuttavia, che durante dalla fine del XVII e fino a tutto il XVIII secolo operarono nel Salento scultori di scuola napoletana.

Per preservare le teste lignee dei due storici simulacri, nel 1935 i frati del Convento di Salice fecero eseguire, da un cartapestaio di Lecce, una copia in cartapesta della testa (completa di pettorina) della Vergine e, dal pittore salicese Gennaro Fantastico, una copia in terracotta della testa di Santa Elisabetta.

Da quell’anno, le teste in legno vengono utilizzate solo in occasione della festa “Madonna della Visitazione”. L’aureola “arbitraria”, a quanto sembra, sarebbe stata applicata sulla testa originale di Santa Elisabetta.
Rosario Faggiano



Nella foto: Il gruppo statuario "Madonna della Visitazione" in occasione di una  passata edizione della Fiera di Salice (Santa Elisabetta non ha l'aureola)