LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VIII – 9 dicembre 2014)

SALICE – Il primo cittadino replica al suo ex braccio destro che in un comizio lo accusa: “Era solo invidioso di me”

Mensa, scontro fra Tondo e Ianne

Mensa, scontro fra Tondo e Ianne


SALICE – “La disinfestazione dei plessi? E’ stata sempre eseguita regolarmente, compreso all’inizio dell’anno scolastico in corso”. Il sindaco Pippi Tondo replica a Gaetano Ianne, ex vicesindaco di recente all’opposizione, il quale, dopo il ritrovamento di un ragno in un piatto di verdura della mensa di via Valente, ha evidenziato il fatto che il Comune lo scorso giugno non avrebbe eseguito, così come da lui proposto, un intervento di disinfestazione e sanificazione in tutte le scuole.

“Le affermazioni di Ianne – dice Tondo – confermano la sua disattenzione amministrativa quando era vicesindaco. Se fosse stato più presente in municipio, le sue assenze in Giunta arrivano al 50 per cento, si sarebbe infatti accorto che annualmente viene eseguita la sanificazione degli ambienti scolastici, refettori compresi. Basta recarsi al nostro ufficio ambiente e chiedere. L’ultimo ciclo è stato effettuato il 6 settembre scorso”.

Ma il botta e risposta fra i due non si ferma qui. Ianne, infatti, l’altra sera ha tenuto un comizio infuocato per spiegare le “vere” ragioni del suo “defenestramento”, voluto da Tondo per “gelosia”.

L’ex vicesindaco, per oltre un’ora, fra l’altro ha snocciolato una serie di episodi che attesterebbero, a suo dire, l’assenza di attenzione del sindaco rispetto ai problemi dei cittadini e del Comune. Ha concluso il comizio invitando Tondo a dimettersi prima di Natale “per fare un regalo alla comunità”.

“Ianne – replica il primo cittadino - voleva fare a tutti i costi l'assessore, rinnegando un accordo preso in maggioranza nel febbraio 2013. Gli vorrei ricordare che si viene eletti consiglieri e non assessori. Gli assessori vengono scelti dal sindaco non solo in base al consenso, ma anche in base alla capacità, competenza e presenza. Nel comizio ha detto solo falsità. D’altronde, un uomo che rinnega un accordo, quale credibilità politica può avere? Una cosa però ci tengo a ribadire: la mia porta, compresa quella del mio ambulatorio e di casa mia, è sempre aperta, ogni giorno e per tutti, per cercare di risolvere i problemi dei cittadini, senza creare false illusioni o millantando conoscenze nel mondo politico. Alla luce di quello che è successo, mi trovo amaramente pentito di non aver dato retta a chi, due anni fa, cercava di mandarlo via”.
Rosario Faggiano