IL CORRIERE VINICOLO - (pag. 44 – 21 giugno 2021)

ROSATO - Il terzo colore del vino

Massimiliano Apollonio (Puglia): «Bisogna rendere i rosati salentini riconoscibili nel mondo»

Massimiliano Apollonio (Puglia): «Bisogna rendere i rosati salentini riconoscibili nel mondo»



Per Massimiliano Apollonio, titolare dell’omonima Cantina e presidente del Movimento Turismo del vino Puglia, quando si parla di colore l’importante è trovare il giusto equilibrio tra le due diverse istanze: tradizione e innovazione. Le scelte sulle tonalità del rosato non sfuggono alla regola generale di dover puntare alla salvaguardia dell’identità del territorio, senza tuttavia trascurare le esigenze di mercato in continua “evoluzione”.

«È necessario – afferma Massimiliano Apollonio - definire un identikit di caratteristiche capaci di rendere i rosati salentini facilmente identificabili nel mondo, che è esigenza primaria per promuoverli come meritano. Questo discorso vale non tanto per i rosati di nuova concezione, quelli ottenuti da Susumaniello e Primitivo, ma soprattutto per quelli di tradizione provenienti da Negroamaro e Malvasia».
Nell’azienda Apollonio vengono prodotte due tipologie di vini rosa: il primo è l’Elfo, nelle versioni Negroamaro e Susumaniello, il secondo è il Diciotto Fanali. Quest’ultimo è ottenuto da viti, sempre di Negroamaro, allevate ad alberello salentino… (continua).
Rosario Faggiano


Articolo integrale su Corriere Vinicolo n. 22 del 21 giugno 2021 (Servizio “Progetto Rosa – Il terzo colore del vino”), pubblicato nella pagina intitolata “Puglia e Calabria, si guarda al rosa chiaro ma senza snaturare le produzioni storiche”. Intervengono Angelo Maci, presidente di Cantine Due Palme, Massimiliano Apollonio, titolare dell’omonima Cantina e presidente del Movimento Turismo del Vino Puglia, Raffaele Librandi, titolare dell’azienda