LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/X - 15 ottobre 2016)

VEGLIE – Giro di vite contro i furbetti

Manifesti abusivi sulla segnaletica, fioccano le multe

Manifesti abusivi sulla segnaletica, fioccano le multe





VEGLIE – Guerra ai manifesti attaccati sui segnali stradali della circonvallazione. Ben 21 avvisi di accertamento sono stati inviati ad altrettanti promotori di spettacoli, sagre e feste.

Si tratta di multe salate di 411 euro per ogni affissione abusiva, più altri 25 euro per mancata richiesta di autorizzazione e mancato pagamento della specifica tassa.

L’operazione “pulizia” dei segnali stradali è iniziata durante l’estate ed è tuttora in fase esecutiva a cura dell’Ufficio tributi comunali. Quest’ultimo, per eseguire i controlli e la rimozione del materiale pubblicitario, si avvale della società Ica, gestore del servizio di affissioni.

Competenza della Polizia municipale, invece, è la verifica dell’infrazione, con conseguente multa dopo l’individuazione dei committenti (spesso comitati promotori, agenzie di spettacolo o aziende che pubblicizzano i loro prodotti).

Presi di mira sono i segnali stradali con indicazioni paesaggistiche, turistiche o direzionali di località, prevalentemente quelli sorretti da due paletti metallici. Una cattiva pratica che, negli ultimi anni, sta interessando anche tutte le marine salentine.

A farne le spese sono gli automobilisti ai quali, spesso, è impedita la visuale, soprattutto all’altezza degli incroci. Il rischio incidenti è evidente. Il materiale pubblicitario, infatti, viene posizionato, con nastro adesivo, sotto la segnaletica, proprio nella parte che, per ragioni di sicurezza, dovrebbe rimanere libera.

“Il dilagante fenomeno – spiegano il sindaco Claudio Paladini e l’assessore Fabrizio Stefanizzi - incide soprattutto sulla sicurezza stradale. La pubblicità sui segnali stradali, oltre ad impedire la visuale, sono causa di distrazione per l’automobilista. Per chi affigge abusivamente questi manifesti le multe sono assicurate poiché i committenti vengono puniti anche se non colti sul fatto”.
Rosario Faggiano