LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/7 del 12 giugno 2008)

SALICE – Il ritorno dell’ex primo cittadino

Maggioranza e opposizione sempre più vicine ai ferri corti

Lo scioglimento della seduta del Consiglio rende infuocati rapporti già incrinati da mesi
L’ACCUSA. “Un ostruzionismo preordinato. E poi avvertimenti, minacce e cattivi auguri. La città ha bisogno di ben altri comportamenti
SALICE – “Il consigliere Cosimo Gravili si è presentato in aula dopo un anno di assenza con il premeditato obiettivo di far saltare la seduta”. Il sindaco Donato De Mitri interviene a proposito dell’infuocato Consiglio dell’altra sera, saltato a seguito di uno scontro verbale fra il primo cittadino e il suo predecessore Gravili. L’episodio, che ha avuto come epilogo lo scioglimento della seduta, si è verificato prima ancora dell’avvio della discussione dei due principali punti all’ordine del giorno: il fotovoltaico proposto dalla Belpower e l’approvazione di un progetto per lavori presso il complesso edilizio ex Caer.
De Mitri così commenta l’accaduto: “Le istituzioni comunali, in particolare il Consiglio, hanno trascorso l’ennesimo brutto giorno per responsabilità del solito personaggio. Trovo vergognoso che la nostra cittadina debba salire agli onori della cronaca per questioni che poco hanno a che fare con il merito dell’attività amministrativa”.
Il sindaco, dunque, offre la sua ricostruzione dei fatti: “Dopo aver aperto i lavori dell’Assemblea e terminato il mio intervento, Gravili mi ha chiesto se poteva porre una domanda al segretario. Da subito ho manifestato allo stesso le mie perplessità; tuttavia, per quieto vivere, ho acconsentito. Il problema è che la domanda altro non era che un ordine al segretario di leggere un articolo del regolamento del Consiglio”.
L’articolo che Gravili desiderava venisse letto è il 62, ovvero quello dedicato al “comportamento dei consiglieri” dove, al primo comma, viene precisato che durante la discussione in aula vi è il diritto di esprimere apprezzamenti, critiche, rilievi e censure, riguardanti atteggiamenti, opinioni o comportamenti politico-amministrativi, con esclusione di qualsiasi riferimento alla vita privata.
“Ovvio – aggiunge De Mitri – che la richiesta non poteva essere accolta per due motivi. In primo luogo l’argomento non era all’ordine del giorno. Gravili, inoltre, non poteva intimare al segretario la lettura di un articolo del regolamento perché questo non rientra nelle prerogative del consigliere e, tanto meno, negli obblighi del segretario che non è il servitore di nessuno. Ed è altrettanto ovvio che se avessi accolto la richiesta, sempre ammesso che il segretario avesse voluto acconsentire, ne sarebbero state lese le istituzioni che vanno rispettate da tutti e, quindi, anche da Gravili”.
Il primo cittadino afferma, dunque, di aver suggerito a Gravili, durante il “concitato” battibecco, di presentare un ordine del giorno o una mozione per discutere dell’articolo in questione, secondo la procedura stabilita dal regolamento.
“Nel frattempo – continua De Mitri - Gravili ha provveduto a minacciarmi avvisandomi che lui era pronto a sfidarmi, alludendo al contatto fisico, al di fuori della sede comunale, aggiungendo quindi un’altra perla alla sequela di minacce, avvertimenti e cattivi auguri che lo stesso solitamente mi lancia, non ultimo l’augurio di morte proferito prima in occasione di un comizio e poi, addirittura, in Consiglio. Ho fatto finta di nulla e ho chiesto, quindi, al commesso di spegnere il microfono di Gravili, ma questi ha intimato al commesso di non permettersi di farlo. Infine ho sospeso i lavori. Alla ripresa, l’atteggiamento di Gravili non è cambiato, sicché si è reso indispensabile sciogliere la seduta”.
De Mitri comunica poi la data del nuovo Consiglio: giovedì della prossima settimana, alle 19. “In quell’occasione – conclude – non saranno consentite ulteriori interruzioni strumentali dell’attività del Consiglio che deve poter continuare a svolgere la propria attività nell’interesse della collettività”.
Sempre in riferimento al Consiglio dell’altra sera, si registra, infine, un intervento di due proprietari di alloggi ex Caem: “Esprimiamo - affermano Salvatore Tarantini e Raffaele Caroppo - profondo rammarico per la mancata approvazione del progetto che riguarda quaranta famiglie. Il Consiglio si sarebbe potuto tenere se qualcuno, con un pretesto, non lo avesse fatto saltare. A noi non interessano le diatribe politiche. Aspettiamo da troppo tempo la soluzione dei nostri problemi. Siamo senza acqua, fogna, gas e altre opere di urbanizzazione”.
La situazione politica cittadina, insomma, è incandescente. Troppi sono, infatti, i “focolai” di polemica intorno ai diversi argomenti di attualità locale. Primo fra tutti quello relativo alle scelte di politica energetica (fotovoltaico ed eolico). In questo contesto si svolgerà sabato prossimo, alle 20.30, in piazza Plebiscito, un incontro con la partecipazione di tutta la giunta. Nell’occasione è previsto che tutti i cittadini possano prendere la parola.
 
Rosario Faggiano