LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/X – 11 sett. 2011)
GUAGNANO – Salvatore Guerrieri risponde al sindaco
“L’opposizione non sarà stampella del governo”
GUAGNANO – “Governo a termine con il sostegno dell’opposizione? Impossibile”. Salvatore Guerrieri, capogruppo del Pd, respinge la proposta del sindaco Fernando Leone il quale, ormai senza maggioranza dopo la fuoriuscita dei rappresentanti di Sviluppo e solidarietà, ha chiesto a tutti i gruppi consiliari collaborazione “tecnica” fino ad ottobre per consentire l’approvazione dell’assestamento di bilancio, l’avvio del poliambulatorio e la definizione di alcuni progetti di sviluppo. A tal fine il primo cittadino ha già programmato una Conferenza dei capigruppo, allargata ai consiglieri indipendenti, per giovedì prossimo, alle 17. L’idea, però, per Guerrieri ha il sapore di beffa.
“Per la prima volta in tre anni e mezzo – dice – il sindaco manifesta l’intenzione di convocare i presidenti dei gruppi consiliari. Leone non può aspettarsi nulla da noi perché proprio lui ha sempre trattato l'opposizione con supponenza e arroganza. Peraltro i provvedimenti che menziona, e pensa di poter far approvare, non sono del tutto condivisibili”. Guerrieri, quindi, si sofferma sulla crisi della maggioranza di centrodestra: “E' sempre doloroso quando un'Amministrazione cade ma credo che, in questo caso, sarà un dolore necessario, anzi salutare. Si tratta di una coalizione raccogliticcia che si è mantenuta sui ricatti degli uni sugli altri e non su un progetto comune di sviluppo del paese. Questa è la naturale fine di una maggioranza che non è riuscita a trovare nella figura del primo cittadino la sintesi amministrativa. I litigi tra gli esponenti della maggioranza erano all'ordine del giorno: consiglieri o assessori si sono dimessi o hanno lasciato le loro deleghe, altri sono stati defenestrati, il sindaco almeno per due volte ha scritto lettere di dimissioni, senza mai protocollarle. Quest’epilogo – conclude - sarebbe dovuto avvenire più di un anno fa”.
“Per la prima volta in tre anni e mezzo – dice – il sindaco manifesta l’intenzione di convocare i presidenti dei gruppi consiliari. Leone non può aspettarsi nulla da noi perché proprio lui ha sempre trattato l'opposizione con supponenza e arroganza. Peraltro i provvedimenti che menziona, e pensa di poter far approvare, non sono del tutto condivisibili”. Guerrieri, quindi, si sofferma sulla crisi della maggioranza di centrodestra: “E' sempre doloroso quando un'Amministrazione cade ma credo che, in questo caso, sarà un dolore necessario, anzi salutare. Si tratta di una coalizione raccogliticcia che si è mantenuta sui ricatti degli uni sugli altri e non su un progetto comune di sviluppo del paese. Questa è la naturale fine di una maggioranza che non è riuscita a trovare nella figura del primo cittadino la sintesi amministrativa. I litigi tra gli esponenti della maggioranza erano all'ordine del giorno: consiglieri o assessori si sono dimessi o hanno lasciato le loro deleghe, altri sono stati defenestrati, il sindaco almeno per due volte ha scritto lettere di dimissioni, senza mai protocollarle. Quest’epilogo – conclude - sarebbe dovuto avvenire più di un anno fa”.
Rosario Faggiano