LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/11 – 16 dicembre 2007)

Una stele, 30 anni dopo, per ricordare il sacrificio di Alfredo Miccoli e dei suoi commilitoni

L’omaggio di Guagnano alla memoria di cinque eroi

GUAGNANO – Ore 11,35 di giovedì 20 ottobre 1977. Il pilota di un elicottero militare in avaria, cerca di controllare il suo velivolo che sta precipitando su una chiesa e su una scuola materna di Creola di Saccolongo, nel padovano. Con una virata repentina, riesce ad evitare gli edifici ma costringe l’elicottero a cadere sul suolo di lato, esplodendo all’istante. I cinque componenti dell’equipaggio perdono la vita, ma il loro gesto estremo evita una strage (in quel momento la scuola era piena di bambini). Oggi, alle 10, il Comune ricorderà questo eroico episodio che costò la vita agli avieri pugliesi: maresciallo Alfredo Miccoli, infermiere, di Guagnano; capitano Michele Grande, pilota, di Cavallino; maresciallo Benito Stasi, secondo pilota, di Taranto; sergente Salvatore Pinto, sommozzatore, di Torre Santa Susanna; sergente Francesco Santoruvo, elettromeccanico di bordo, di Bitonto. Tutti dell’Aeronautica militare, in servizio presso il 15esimo stormo del Soccorso aereo regionale di Grottaglie.
A trent’anni dal tragico incidente di volo, L’Amministrazione, guidata dal commissario straordinario Monica Perna, ha deciso di celebrare l’anniversario presso la villetta “Madonna Immacolata”, in via Provinciale, dedicando una targa, incastonata in un grosso cippo di pietra calcarea, al concittadino Miccoli, in ricordo del suo sacrificio.
Alla commemorazione parteciperanno, oltre alle autorità civili e religiose locali, anche massimi rappresentanti dell’Aeronautica militare pugliese, i sindaci dei Comuni dell’Unione “Nord Salento”, il sindaco di Cavallino e numerosi altri rappresentanti dell’Esercito, della Marina, dei Carabinieri e della Polizia municipale.
Il monumento sarà scoperto alla presenza della moglie Giovanna Rubino, dei figli Mauro e Marta e del fratello Nino.
Quando perse la vita, Miccoli aveva solo 41 anni. In paese era molto conosciuto ed apprezzato per il suo dinamismo profuso in qualità di fondatore e presidente del “Lecce Club” di Guagnano. Fu un grande organizzatore di eventi locali. Grazie al suo impegno, infatti, contribuì a valorizzazione la tradizionale “Mattrha” di San Giuseppe e la festa patronale “Maria S.S. del Rosario”. In veste di vicepresidente del Centro di coordinamento dei “Lecce Club”, inoltre, si prodigò molto anche a favore dei giovani che desideravano avvicinarsi alla pratica sportiva del calcio.
Del suo servizio, svolto nell’ambito del Soccorso aereo regionale, viene ricordato, fra l’altro, un episodio verificatosi nel 1959, all’inizio della sua carriera. Miccoli si trovava presso l’aeroporto di Brindisi, lungo la linea di volo; improvvisamente un velivolo inglese si schiantò al suolo. “Insieme ad altri colleghi – racconta il figlio Mauro – raggiunse in pochi secondi l’aereo e poi udì delle urla provenire dalla cabina: era il pilota il quale, intrappolato con entrambe le gambe spezzate, non riusciva a venir fuori. In un attimo, nonostante il pericolo di una imminente esplosione, decise di intervenire raggiungendo il malcapitato. Riuscì ad estrarlo e a trascinarlo in salvo. Pochi istanti dopo l’aereo esplose”.
A Miccoli, negli anni scorsi, il Comune ha dedicato anche la scuola materna di via Padova.
 
Rosario Faggiano