LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/2 del 10 ottobre 2008)

Parla Leone De Castris

“L’export con il piede sul freno”

Il mercato è fermo; i consumi sono in diminuzione. Sono questi i dati preoccupanti dell’attuale situazione. Una situazione che risente del momento di crisi globale. A livello nazionale non c’è domanda e l’export non è più in grado di assorbire le grandi quantità di prodotto pregiato normalmente disponibile.
“Il clima che si respira – afferma Piernicola Leone De Castris - è molto pesante. C’è una forte contrazione dei consumi legata, sicuramente, al momento di difficoltà dei mercati internazionali. Il cambio euro-dollaro sta influendo moltissimo sulla contrazione degli ordini e, spesso, sulla diminuzioni degli utili delle aziende. E’ una crisi che colpisce tutti. Le aziende, pur di non perdere mercati importanti, talvolta sono costrette a vendere i prodotti a prezzi più bassi rispetto al passato”.
Secondo Leone De Castris, tutto ciò si verificherebbe in un contesto che registra aumenti di costi consistenti. Mentre il prezzo dell’uva ha subito un netto calo, tutte le altre componenti dei costi delle aziende vitivinicole continuano ad aumentare: bottiglie, sugheri, cartoni, etichette e mano d’opera.
“In questo scenario – aggiunge - soltanto le aziende più forti riescono a mantenere le posizioni; tutti gli altri piccoli produttori, invece, rischiano di produrre in perdita o senza alcun guadagno. Come produttore assisto ad una fase di confusione nei mercati in cui si riscontra un’offerta veramente eccessiva. Dovremmo lottare di più per ottenere una maggiore qualità del prodotto e per mantenere il prestigio del territorio; senza insistere, come molti ancora fanno, su prezzi eccessivamente vili. Diversamente non avremo futuro perché ci sono altre nazioni del globo che producono a prezzi più bassi. Con il contributo di tutti, è necessario valorizzare il territorio cercando di svilupparne gli aspetti legati al turismo. Bisogna fare in modo - conclude - che la Puglia non sia ancora considerata un territorio dove i vini devono costare assolutamente meno delle altre regioni italiane”. (r.f.)