LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XVIII – 6 sett. 2012)

Lena Biolcati e il grande amore per il musical

La cantante ospite a Salice Salentino della 'Compagnia della piccola Luna' diretta da Giancarlo Scardia
“Il musical? È uno spettacolo completo e avvincente che richiede all’artista abilità nel canto, nel ballo e nella recitazione. Quando il pubblico si avvicina al musical non smette più di seguirlo”. Lena Biolcati, cantante degli anni ’80, è la protagonista, insieme alla figlia Silvia Di Stefano, del masterclass “L’attore nella voce”, in questi giorni in svolgimento a Salice, presso la “Compagnia della Piccola Luna” diretta da Giancarlo Scardia.
Cugina di Milva, Biolcati nell’84 vinse Castrocaro, nell’85 il Festival di Tokio e nell’86 Sanremo (nuove proposte). Ha pubblicato diversi album e singoli, molti dei quali realizzati in collaborazione con Stefano D’Orazio dei Poh. Nel ‘92 lasciò la carriera musicale per dedicarsi alla figlia. Dal 2002, dopo aver partecipato come protagonista nel “Pinocchio”, sempre dei Pooh, ha iniziato a coltivare la passione per il teatro e il musical.

Ha rimpianti per la carriera di cantante che ha abbandonato?

Credo che faccia parte di ogni artista il desiderio di spaziare, di trovare altre espressioni, altre forme di spettacolo. La mia passata esperienza di cantante oggi è un capitolo chiuso semplicemente perché ho trovato altre energie, la voglia di fare altre cose. Io ho fatto delle scelte e quando ho deciso di fermarmi non ho avuto rimpianti. Per carità, del mio passato ho un ricordo straordinario, però adesso mi piace fare altro.

Il musical non è ancora una forma di spettacolo popolare, perché?

Questa formula di spettacolo da noi è nuovissima. Iniziò ai primi degli anni ’90, ma all’epoca era difficile trovare artisti che sapessero cantare, ballare e recitare contemporaneamente. In seguito, grazie alla nascita delle scuole di musical, i nostri artisti si sono perfezionati e l’interesse per il musical, da parte del pubblico, è cresciuto. Ci vorrà ancora un po’ di tempo, però, perché prenda piede completamente.

Quali sono i contenuti dello stage di Salice?

Nel musical bisogna abbinare la recitazione al canto. È fondamentale, pertanto, comprendere che non si può perdere la parte attoriale del brano cantato. Io e mia figlia insegniamo questo.

Il materclass “L’attore nella voce” (direttore di stage Agostina Ciccarone), è stato riservato a venticinque partecipanti provenienti da diverse regioni d’Italia. Fra gli argomenti trattati: “Tecniche del canto a supporto dell’interpretazione emotiva” (a cura di Lena Bolcati) e “Tecniche della recitazione: interpretazione, interazione, movimento e gestione dello spazio scenico” (a cura di Silvia Di Stefano). Lo stage, iniziato il 3 settembre, si concluderà oggi.
 
Rosario Faggiano