LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/XI – 29 dic. 12)
SALICE SALENTINO – Notte di terrore per una pensionata di 69 anni. Svegliata dai rumori in giardino
Legata, imbavagliata e rapinata, anziana finisce in ospedale
I banditi sono scappati via con mille euro: pensione e tredicesima
SALICE – Sequestrata, imbavagliata e rapinata in casa. Notte da incubo per un’anziana che è stata svegliata dall’intrusione di due banditi mascherati che le hanno legato mani e piedi e chiuso la bocca con un bavaglio.
Il terrore nell’abitazione di Rita Alemanno, pensionata di 69 anni, si è materializzato intorno all’una e trenta. La donna vive da sola nella sua casa di via Passanti, una strada senza uscita e con pochissimi residenti. Da qualche giorno aveva ritirato la pensione di 420 euro mensili e la tredicesima. Soldi che aveva in casa per pagare le utenze (luce, gas e acqua) e la badante (una donna del posto che le dà una mano nei lavori domestici).
I malviventi probabilmente sapevano tutto. E, soprattutto, sapevano che in casa c’erano i soldi.
Si sono introdotti nell’abitazione da una piccola finestra (raggiunta dal terrazzo) di circa 40 x 40 cm, posta a circa tre metri e mezzo dal pavimento della cucina. Prima di smontare accuratamente l’infisso ed entrare in casa, hanno tentato di forzare la porta del giardino.
Ma i rumori hanno svegliato la pensionata che, quando è entrata in cucina per rendersi conto di quel che stava accadendo, si è trovata davanti i malviventi. Erano in due, alti e con il volto coperto da passamontagna. Non avevano armi, ma non ce n’è stato bisogno: l’anziana si è messa ad urlare dicendo di non avere in casa né soldi né altri oggetti di valore, ma i due l’hanno subito immobilizzata legandole mani e piedi con due calzemaglia e, per farla tacere, le hanno infilato un fazzoletto in bocca.
Con l’anziana stesa sul letto, i malviventi hanno avuto tutto il tempo di mettere a soqquadro la casa, rovistando in tutti i cassetti e negli armadi.
Alla fine hanno trovato quel che cercavano: i mille euro che la donna custodiva in casa. Quindi sono andati via, lasciando l’anziana sul letto, ancora legata ed imbavagliata.
Rita Alemanno, persona esile e sofferente, ha trovato la forza di liberarsi le mani e di mettersi in piedi. Poi, utilizzando un paio di forbici, è riuscita a liberarsi le braccia e i piedi. Verso le 2.30, finalmente, ha lanciato l’allarme chiamando la sorella Ada e il fratello Antonio.
I due congiunti sono arrivati subito. L’hanno trovata sconvolta. Poi hanno informato i carabinieri e sollecitato l’intervento del 118. Un’autoambulanza ha trasportato l’anziana al pronto soccorso dell’ospedale di Copertino. Sotto shock, con ematomi sulla guancia destra, sulle mani e una ferita in testa, è stata ricoverata per la frattura di quattro vertebre.
Le indagini sulla rapina sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Campi, diretti dal capitano Nicola Fasciano, e dai militari della stazione di Salice, agli ordini del maresciallo Giuseppe La Rocca. Gli esperti della sezione rilievi tecnici del Nucleo investigativo non hanno rilevato impronte: probabilmente i malviventi indossavano guanti. (r.f.)
Il terrore nell’abitazione di Rita Alemanno, pensionata di 69 anni, si è materializzato intorno all’una e trenta. La donna vive da sola nella sua casa di via Passanti, una strada senza uscita e con pochissimi residenti. Da qualche giorno aveva ritirato la pensione di 420 euro mensili e la tredicesima. Soldi che aveva in casa per pagare le utenze (luce, gas e acqua) e la badante (una donna del posto che le dà una mano nei lavori domestici).
I malviventi probabilmente sapevano tutto. E, soprattutto, sapevano che in casa c’erano i soldi.
Si sono introdotti nell’abitazione da una piccola finestra (raggiunta dal terrazzo) di circa 40 x 40 cm, posta a circa tre metri e mezzo dal pavimento della cucina. Prima di smontare accuratamente l’infisso ed entrare in casa, hanno tentato di forzare la porta del giardino.
Ma i rumori hanno svegliato la pensionata che, quando è entrata in cucina per rendersi conto di quel che stava accadendo, si è trovata davanti i malviventi. Erano in due, alti e con il volto coperto da passamontagna. Non avevano armi, ma non ce n’è stato bisogno: l’anziana si è messa ad urlare dicendo di non avere in casa né soldi né altri oggetti di valore, ma i due l’hanno subito immobilizzata legandole mani e piedi con due calzemaglia e, per farla tacere, le hanno infilato un fazzoletto in bocca.
Con l’anziana stesa sul letto, i malviventi hanno avuto tutto il tempo di mettere a soqquadro la casa, rovistando in tutti i cassetti e negli armadi.
Alla fine hanno trovato quel che cercavano: i mille euro che la donna custodiva in casa. Quindi sono andati via, lasciando l’anziana sul letto, ancora legata ed imbavagliata.
Rita Alemanno, persona esile e sofferente, ha trovato la forza di liberarsi le mani e di mettersi in piedi. Poi, utilizzando un paio di forbici, è riuscita a liberarsi le braccia e i piedi. Verso le 2.30, finalmente, ha lanciato l’allarme chiamando la sorella Ada e il fratello Antonio.
I due congiunti sono arrivati subito. L’hanno trovata sconvolta. Poi hanno informato i carabinieri e sollecitato l’intervento del 118. Un’autoambulanza ha trasportato l’anziana al pronto soccorso dell’ospedale di Copertino. Sotto shock, con ematomi sulla guancia destra, sulle mani e una ferita in testa, è stata ricoverata per la frattura di quattro vertebre.
Le indagini sulla rapina sono condotte dai carabinieri della Compagnia di Campi, diretti dal capitano Nicola Fasciano, e dai militari della stazione di Salice, agli ordini del maresciallo Giuseppe La Rocca. Gli esperti della sezione rilievi tecnici del Nucleo investigativo non hanno rilevato impronte: probabilmente i malviventi indossavano guanti. (r.f.)