LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - (pag. Le/XI - 23 novembre 2017)

SALICE – I due “dissidenti”, Sonia Cuppone e Gianpiero Manno, espongono le loro perplessità

Le modifiche allo Statuto? "Un limite alla condivisione"

Le modifiche allo Statuto?
“Siamo pronti a un confronto, restando al fianco dei cittadini”






SALICE – «Le modifiche allo Statuto? Alcune non sono state concertate con tutti i componenti della maggioranza». I consiglieri Sonia Cuppone e Gianpiero Manno intervengono per chiarire la loro posizione rispetto alle proposte della coalizione. In particolare, rispetto alla modifica di variazione del numero legale in occasione delle sedute consiliari per l’approvazione del bilancio. Si passerebbe da sette consiglieri (più il sindaco), a sei consiglieri (più il sindaco).

L’argomento portato nell’ultimo Consiglio, è stato rinviato a lunedì prossimo per l’assenza di Cuppone e Manno.

I due consiglieri, pur disponibili ad un chiarimento, non sembrano intenzionati a votare la diminuzione del numero legale richiesto per gli argomenti di bilancio.

«Alcune modifiche dello Statuto – spiegano Cuppone e Manno - intervenendo sulla "matematica partecipativa", limitano condivisione e partecipazione. La nostra comunità rischia di essere governata dai "pochi". Il momento storico, viceversa, richiama al dovere civico della partecipazione e della collaborazione allargata a tutte le sensibilità e a tutte le istanze dei cittadini per vincere la disaffezione, oramai diffusa, verso le Istituzioni e non giustifica riduzioni di maggioranze e organismi partecipativi. La linea ispiratrice di questa maggioranza deve rimanere il programma elettorale, che non prevedeva tutto ciò. Rimaniamo in attesa di un chiarimento all’interno della maggioranza, fermo restando che se dovessimo essere chiamati ad una scelta tra essa e i cittadini, già in parte delusi dall'inizio incerto e nebuloso del nuovo percorso amministrativo, rimarremmo convinti al fianco di questi ultimi. La democrazia partecipata è questa: per i cittadini, con i cittadini».

La situazione, dunque, potrebbe complicarsi per l’Amministrazione guidata da Tonino Rosato. Senza il voto favorevole di Cuppone e Manno, infatti, lunedì potrebbe non essere raggiunto il quorum dei due terzi dei consiglieri (nove, compreso il sindaco), richiesto alla prima seduta. La modifica dello Statuto, in questo caso, potrà avvenire con il voto favorevole della maggioranza assoluta (sette consiglieri, compreso il sindaco), da ottenere in due successive votazioni, da tenersi entro un mese.
Rosario Faggiano