LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO (pag. Le/VII – 30 luglio 2012)
SALICE – Manno attacca la maggioranza su aliquota Imu e addizionale Irpef
“L’aumento delle tassazioni strangola il tessuto produttivo”
“Sarebbe stato meglio ridurre spese e indennità di giunta”
SALICE – Non si placa la polemica sull’aumento dell’Imu sulla seconda casa, sull’addizionale Irpef e sui servizi comunali a domanda individuale. Giampiero Manno, consigliere di opposizione dei Popolari liberali e fiduciario della locale Confartigianato, ritiene gli aumenti decisi dalla maggioranza guidata dal sindaco Pippi Tondo (Pd), dannosi soprattutto per le attività produttive e commerciali del paese.
“In un tessuto come il nostro – dice Manno - dove le attività sono svolte all’interno di unità immobiliari di proprietà di commercianti, artigiani o professionisti, l’aumento al massimo dell’Imu sugli altri immobili comporterà gravissime ricadute economico-sociali. La stagnazione economica, ed in particolare il forte contenimento dei consumi, avrebbero consigliato una limitazione della pressione fiscale. Clamorosamente, invece, abbiamo registrato un aumento vorticoso delle tasse che sottrarrà ulteriori risorse alla nostra comunità, al di là delle propagandistiche dichiarazioni della maggioranza”.
Secondo il consigliere, con l’incremento eccessivo dell’Imu il cittadino subirebbe un insostenibile aggravio di tassazione; e per tale motivo “la stragrande maggioranza dei Comuni si è ben guardata dal portare al massimo le aliquote”.
“A dicembre – aggiunge - in sede di pagamento del saldo dell’Imu, il salasso che i cittadini dovranno subire metterà a repentaglio la sopravvivenza di tante attività commerciali e artigianali. Proprio a dicembre, invece, le famiglie avrebbero dovuto avere maggiore disponibilità di spesa per dare fiato ai consumi”.
Manno è convinto che le risorse per pareggiare il bilancio potevano essere reperite in modo diverso: “Si sarebbero potute tagliare le indennità di sindaco e assessori, razionalizzare le spese e rivalutare i beni pubblici comunali”.
Per quanto riguarda i debiti pregressi (oltre un milione di euro), Manno conclude con una domanda rivolta alla maggioranza: “Si sta valutando l’attivazione dell’azione di responsabilità verso coloro che, agendo in modo superficiale, hanno creato tanti danni alla nostra Salice?”.
“In un tessuto come il nostro – dice Manno - dove le attività sono svolte all’interno di unità immobiliari di proprietà di commercianti, artigiani o professionisti, l’aumento al massimo dell’Imu sugli altri immobili comporterà gravissime ricadute economico-sociali. La stagnazione economica, ed in particolare il forte contenimento dei consumi, avrebbero consigliato una limitazione della pressione fiscale. Clamorosamente, invece, abbiamo registrato un aumento vorticoso delle tasse che sottrarrà ulteriori risorse alla nostra comunità, al di là delle propagandistiche dichiarazioni della maggioranza”.
Secondo il consigliere, con l’incremento eccessivo dell’Imu il cittadino subirebbe un insostenibile aggravio di tassazione; e per tale motivo “la stragrande maggioranza dei Comuni si è ben guardata dal portare al massimo le aliquote”.
“A dicembre – aggiunge - in sede di pagamento del saldo dell’Imu, il salasso che i cittadini dovranno subire metterà a repentaglio la sopravvivenza di tante attività commerciali e artigianali. Proprio a dicembre, invece, le famiglie avrebbero dovuto avere maggiore disponibilità di spesa per dare fiato ai consumi”.
Manno è convinto che le risorse per pareggiare il bilancio potevano essere reperite in modo diverso: “Si sarebbero potute tagliare le indennità di sindaco e assessori, razionalizzare le spese e rivalutare i beni pubblici comunali”.
Per quanto riguarda i debiti pregressi (oltre un milione di euro), Manno conclude con una domanda rivolta alla maggioranza: “Si sta valutando l’attivazione dell’azione di responsabilità verso coloro che, agendo in modo superficiale, hanno creato tanti danni alla nostra Salice?”.
Rosario Faggiano