L’assessore Sebastiano Leo: "Aiuti alle famiglie per garantire l’accesso ai servizi dedicati ai minori da zero a 6 anni"

Contributi per interventi di tipo edilizio o di riqualificazione degli arredi, per nuove costruzioni, per le sezioni primavera attive che non accedono ad altre fonti di finanziamento. Ed ancora: contributi aggiuntivi, rispetto a quelli già assegnati con il Programma comunale per il Diritto allo studio 2019, per le spese di gestione di scuole dell’infanzia paritarie pubbliche e private senza fini di lucro convenzionate, nonché contributi per la mensa nelle scuole dell’infanzia statali e paritarie. Sono queste le tipologie di intervento finanziabili previste nel piano dell’Assessorato regionale all’Istruzione.

«I criteri adottati dalla Giunta regionale per il riparto 2019 del fondo per il Sistema integrato – spiega l’assessore Sebastiano Leo - sono stati elaborati tenendo conto, da un lato, dei bisogni economici dichiarati dai Comuni pugliesi ai fini del buon funzionamento del sistema di offerta "zerosei" in Puglia; dall'altro, delle finalità previste dal Piano nazionale di azione per l'attuazione del Sistema integrato approvato con apposita Delibera del Consiglio dei Ministri dell’11 dicembre 2017. I bisogni comunali raccolti confermano il dato, già raccolto in sede di Piano triennale regionale di edilizia scolastica, della diffusa necessità di intervenire sul patrimonio immobiliare scolastico pubblico anche nel segmento 0-6, ma è altresì molto sentita l'esigenza di sostenere l'accesso delle famiglie ai servizi per minori da 0 a 6 anni che sono oggettivamente costosi per garantire la sicurezza, la salubrità degli ambienti e la qualità del progetto educativo dei minori».

«I criteri che finanziano le scuole dell'infanzia statali e paritarie, sia pubbliche che private – conclude Leo – garantiscono un contributo economico importante che incide direttamente sulle spese per la gestione e sul costo del servizio mensa a favore delle famiglie, premiando con un'integrazione economica le scuole dell'infanzia nelle quali il numero dei minori che usufruiscono della mensa è più elevato».